L’ENERGIA CON TERNA SEMPRE PIÙ RINNOVABILE

L’ENERGIA CON TERNA SEMPRE PIÙ RINNOVABILE

Punta sull’integrazione con le fonti rinnovabili e sulla digitalizzazione delle infrastrutture il nuovo piano di Terna, la società che gestisce le reti nazionali per la trasmissione dell’energia elettrica, con un investimento di 5,3 miliardi di euro da qui al 2022. Un aumento del 30% rispetto al precedente piano strategico, in modo da garantire da subito una sostanziosa remunerazione ai suoi azionisti (una cedola di 22 cent per il 2017). Ma l’obiettivo, ancora più ambizioso, è quello di far crescere il dividendo a un ritmo del 6% all’anno, dal 2018 al 2020, mentre per il biennio successivo si prevede un pay-out del 75% con una base minima garantita e pari al dividendo del 2020.

È questa la tabella di marcia che l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, ha illustrato recentemente agli operatori finanziari e alla stampa a Milano. “Passiamo da un sistema energetico tradizionale – ha spiegato il manager – a un sistema integrato con canali multidirezionali”. Questa trasformazione consentirà alla società di “aumentare l’efficienza del sistema riducendo i costi totali, in accordo con i criteri di rapporto costi e benefici definiti dall’Autorità per l’energia”.

In pratica, il piano di Terna prevede di abbattere le linee obsolete e di costruire 1.200 chilometri di linee “verdi”: alla fine dei lavori, il 70% di quelle nuove saranno interrate o sottomarine. L’ammodernamento degli impianti consentirà così di “accrescere la sicuerzza e la stabilità della rete, a fronte dell’alta volatilità e bassa prevedibilità delle fonti rinnovabili”. Oltre a favorire lo sviluppo delle “energie pulite”, questi interventi potranno avere anche un impatto positivo sull’ambiente e sul paesaggio italiano.

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