MIRACOLO A ROMA RISANATA UNA “FERITA”

MIRACOLO A ROMA RISANATA UNA “FERITA”

In una Capitale degradata e invivibile, assediata dal traffico, dall’inquinamento, dalle buche stradali e dagli alberi-killer, un “miracolo” risana un’antica ferita urbanistica: dopo sessant’anni di totale abbandono, dieci di lungaggini burocratiche e tre di intenso lavoro, viene finalmente restituito alla città, ai suoi abitanti e anche ai turisti, un edificio pubblico completamente rigenerato, destinato a ospitare l’arte e la cultura. È l’ex Ufficio d’Igiene di Roma, costruito nel 1929 in via Merulana, trasformato in un prezioso ed elegante “contenitore” che ospiterà eventi, presentazioni di libri, incontri con autori e scrittori, oltre alla collezione della Fondazione Cerasi che ha finanziato e curato il restauro, mettendo gratuitamente a disposizione dei visitatori la sua straordinaria raccolta dedicata alla Scuola Romana e all’arte italiana fra le due guerre con 90 opere di Mafai, Antonietta Raphael, De Chirico, Donghi, Cambellotti, Capogrossi e Balla.

“Palazzo Merulana”, nella storica strada in cui Carlo Emilio Gadda ambientò il suo celebre romanzo intitolato “Quer pasticciaccio brutto”, diventa così un luogo di aggregazione sociale offrendo una nuova attrattiva in una città tanto ricca di beni storici, artistici e culturali da trascurarne spesso la salvaguardia e la valorizzazione. Nel cuore dell’Esquilino, uno dei quartieri più multietnici della Capitale, il vecchio Ufficio d’Igiene risorge dalle sue rovine, riacquistando ora dignità architettonica e splendore urbanistico. La Fondazione Elena e Claudio Cerasi ha scelto come partner CoopCulture per favorire una gestione innovativa della struttura e una fruizione diffusa della collezione d’arte. Un “salotto”, insomma, in cui ritrovarsi per un caffè, ammirare quadri e sculture, partecipare a dibattiti o presentazioni, acquistare libri nel bookshop.

La storia di questo restauro inizia a luglio del 2000, quando il progetto di recupero dell’edificio viene inserito nel Piano triennale per le opere pubbliche da realizzare con lo strumento del “project financing”. La Convenzione fra il Comune di Roma e la S.A.C. (Società appalti costruzioni) della famiglia Cerasi viene stipulata nel 2004 e prevede, quale onere del concessionario, la progettazione definitiva ed esecutiva, la ricostruzione della parte mancante e la ristrutturazione di quella esistente, insieme alla gestione dell’immobile. Dopo una lunga pausa durata otto anni per motivi burocratici, nel maggio 2013 il fabbricato viene interamente liberato, con la conseguente approvazione del progetto nel mese successivo. Durante i lavori, una particolare attenzione è stata dedicata anche nella realizzazione degli impianti, rispettando la prescrizione della Sovrintendenza che ne escludeva la presenza e la visibilità nelle parti esterne dell’edificio.

Articolato su quattro piani espositivi, “Palazzo Merulana” ha uno spazio complessivo di 1800 metri quadri. Ospita al piano terra la Sala delle Sculture; al secondo, un Salone con la splendida collezione Cerasi; al terzo, una Galleria dedicata all’arte contemporanea, con opere – fra gli altri – di Schifano, Boetti e Pirandello; e al quarto un Attico per attività culturali ed eventi enograstronomici. Una Terrazza panoramica completa la struttura, offrendo una vista suggestiva su via Merulana, con i tetti e le cupole della città sullo sfondo.

Anna Maria Grimaldi

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