FAMIGLIA E LAVORO: ENEL ANNUNCIA MISURE PER SOSTENERE I GENITORI CON BAMBINI PICCOLI

FAMIGLIA E LAVORO: ENEL ANNUNCIA MISURE PER SOSTENERE I GENITORI CON BAMBINI PICCOLI

Per un’azienda che fornisce luce e gas, entrando così quotidianamente nella dimensione familiare e domestica, contribuire all’armonizzazione tra vita e lavoro costituisce un obiettivo strategico. Perciò Enel sostiene da sempre la genitorialità tra i propri dipendenti. E ora, in occasione del 19 marzo, Festa del Papà, il Gruppo ha presentato alcune misure per promuovere la condivisione dei compiti di cura fra i genitori nei confronti dei figli.

Dal momento dalla nascita del bambino, Enel riconosce ai padri ulteriori dieci giorni di permesso retribuito in aggiunta al congedo obbligatorio previsto dalla legge, per un totale di 20 giorni che salgono a 30 in caso di parto gemellare. Durante il congedo di maternità obbligatorio, inoltre, è previsto un trattamento economico pari al 100% della retribuzione, grazie all’integrazione del 20% da parte di Enel oltre all’assegno dell’Inps che copre l’80%.

Misure migliorative aziendali riguardano anche i periodi di congedo parentale, fino ai 6 anni e fino ai 12 anni del bambino. In particolare, per un mese, viene riconosciuta alla madre o al padre, in alternativa tra loro, un’indennità pari al 90% fino al sesto anno di vita del figlio. Per la malattia del figlio di età tra i 3 e i 12 anni, poi, sono garantiti 10 giorni di permesso non retribuito all’anno. Durante il primo anno di vita del bambino, la lavoratrice madre o, a determinate condizioni il padre, hanno inoltre diritto a due periodi di riposo giornalieri di un’ora ciascuno, anche cumulabili nel corso della stessa giornata.

Un aiuto economico è previsto in caso di iscrizione dei figli fino a 3 anni di età al fondo pensione dei dipendenti Enel Fopen, con un versamento di 200 euro una tantum – a carico dell’azienda – sulla posizione di ciascun figlio. Enel garantisce inoltre l’accesso alla misura dei congedi parentali – il periodo di astensione dal lavoro facoltativo dopo la nascita di un figlio – anche alle coppie omogenitoriali unite civilmente, per offrire ai loro bambini le stesse opportunità di tutela riservate ai figli delle coppie eterosessuali.

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