Con oltre 140 opere esposte, si apre a Firenze fino al 25 gennaio 2026 la mostra Beato Angelico, di cui Intesa Sanpaolo è main partner. Promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e il Museo di San Marco, il progetto è in programma a Palazzo Strozzi e al Museo di San Marco, a cura di Carl Brandon Strehlke, curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, con Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana – MiC, e Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo di San Marco. La rassegna celebra l’artista simbolo dell’arte del Quattrocento dagli esordi della sua produzione, con le miniature e i disegni, le pale d’altare, gli affreschi, e i progetti culturali e spirituali.
Intesa Sanpaolo ha contribuito all’esposizione anche sostenendo la ricomposizione della Pala di San Marco, centro della mostra, capolavoro assoluto di Beato Angelico realizzato intorno al 1440 per l’altare maggiore della Chiesa di San Marco a Firenze. La Pala fu smembrata durante le soppressioni napoleoniche tra XVIII e XIX secolo, e le sue parti (predella e pilastrini) disperse in collezioni internazionali. Per la prima volta nella storia, l’opera è stata riunita, trasformando la Sala in una sorta di “mostra nella mostra”, arricchita da opere di confronto di Beato Angelico e di altri artisti come Michelozzo e Van Eyck.

Insieme alla tavola centrale del Museo di San Marco, saranno esposte tutte le diverse parti originarie, inclusi gli elementi della predella e dei pilastrini oggi conservati in musei di fama mondiale come il Louvre di Parigi, la National Gallery of Art di Washington, la National Gallery of Ireland di Dublino, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Minneapolis Institute of Art e il Lindenau Museum di Altenburg. Al Museo di San Marco è parte del percorso espositivo anche il monumentale Tabernacolo dei Linaioli firmato da Beato Angelico e da Lorenzo Ghiberti, restaurato nel 2011 da ARPAI – Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano e Intesa Sanpaolo dell’ambito del programma Restituzioni.
Dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo: “Quanto inaugurato oggi a Palazzo Strozzi rappresenta un punto di arrivo, un esempio al quale guardare e dal quale farsi ispirare. La sinergia tra Ministero, realtà private, Fondazione CR Firenze e la più importante banca italiana ha permesso di concretizzare un progetto culturale che è da considerarsi come una vera e propria ambizione per i più importanti studiosi, curatori e musei del mondo”.
Intesa Sanpaolo considera l’arte e la cultura come una risorsa strategica del Paese, in grado di generare crescita sociale, economica e occupazionale. Inserito a pieno titolo nel Piano d’Impresa 2022-2025, l’impegno della Banca verso la cultura è una componente significativa del programma di sostenibilità ESG.
Con il Progetto Cultura, Intesa Sanpaolo promuove la conservazione, valorizzazione e condivisione con il pubblico del proprio patrimonio, custodito e reso accessibile attraverso le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza. Dal 1989 la Banca sostiene, inoltre, il programma Restituzioni, che ha consentito di restaurare e restituire alla collettività oltre 2.200 opere del patrimonio artistico nazionale.


