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BOLOGNA, CITTÀ 30: IL DIKAT DI SALVINI CONTRO I NUOVI LIMITI, MA INCIDENTI -16% E PEDONI INVESTITI -25%

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Con una nuova direttiva del ministero dei Trasporti, Matteo Salvini impone un diktat al Comune di Bologna e a tutti gli altri che hanno introdotto il limite di 30 chilometri all’ora in città. L’espediente burocratico stabilisce una deroga al limite di 50 già fissato per i centri urbani: quello ridotto potrà essere applicato soltanto in “strade o tratti di strada tassativamente individuati, laddove sussistano particolari condizioni che giustificano l’imposizione di limiti diversi”. Per di più, ogni deroga dovrà essere motivata, in base al tasso degli incidenti stradali in una determinata zona, alla presenza di scuole o ospedali, oppure a “esigenze temporanee” come – per esempio – un particolare afflusso stagionale di turisti. Il concetto fondamentale, insomma, è che i 30 km/h non possono essere applicato in tutta la città, bensì in alcune aree circoscritte.

SALVINI TOP TOP

La direttiva del Mit cita vari riferimenti normativi: in particolare, l’articolo 142 del Codice della strada, che al comma 2 prevede per i Comuni la possibilità di “fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1”, ovvero dai 50 km/h. Il Codice specifica, però, e questo viene sottolineato più volte dal ministero, che questa possibilità vale solo “in determinate strade e tratti di strada”. Il diktat di Salvini menziona anche l’articolo 141, comma 6, secondo cui “il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione”. Secondo il ministero, dunque, “l’imposizione generalizzata di limiti di velocità eccessivamente ridotti potrebbe causare intralcio alla circolazione e, conseguentemente, risultare pregiudizievole” anche “sotto il profilo ambientale”.

Ma quali sono precisamente le situazioni in cui il limite di velocità si può ridurre ai 30 chilometri orari? Il primo vincolo è la “perimetrazione delle strade o tratti di strada interessate da deroghe al limite massimo di velocità di 50 km/h”. Il ministero specifica poi le condizioni in un elenco dettagliato: l’assenza di marciapiedi e movimento pedonale intenso; anormali restringimenti delle sezioni stradali o pendenze elevate; andamenti planimetrici tortuosi, tipici di nuclei storici e vecchi centri abitati; frequenza di ingressi e uscite carrabili da fabbriche, stabilimenti, asili, scuole e parchi di gioco; pavimentazioni sdrucciolevoli o curve in pericolose. Il secondo vincolo fissato dal ministero specifica in burocratese che i Comuni, per introdurre il limite dei 30 km/h, “devono dare evidenza della metodologia seguita ai fini della predetta individuazione”.

BOLOGNA sindaco

Nella sua replica il sindaco di Bologna, Matteo Lepore (nella foto sopra, a destra), dopo un confronto con Salvini, ha cercato di buttare acqua sul fuoco: “Noi riteniamo – ha dichiarato al quotidiano Il Resto del Carlino – che la Città 30 di Bologna non sia assolutamente in contrasto con la direttiva, e abbiamo spiegato perché. Il ministero sta scrivendo questa riforma assieme all’Anci, l’Associazione dei Comuni, la discussione continuerà in quella sede nello spirito di massima collaborazione”. Nel primo mese di sperimentazione, intanto, il numero degli incidenti stradali in città è diminuito complessivamente del 16% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso e i pedoni investiti, dato ancor più significativo, sono il 25% in meno.

E’ stata però l’assessora comunale alla Mobilità, Valentina Orioli, a ricordare polemicamente che “è proprio il Piano per la sicurezza stradale del ministero dei Trasporti a indicare il limite dei 30 chilometri orari come misura chiave per ridurre gli incidenti sulle strade urbane”. E lei stessa ha precisato: “Il riferimento alle cosiddette ‘zone 30’ non ha valenza assoluta e generale, bensì si richiama l’opportunità di prevederle comunque nel rispetto di ‘principi di credibilità e coerenza‘ nonché, con specifico riferimento all’ambito urbano, si suggerisce ‘una chiara individuazione della viabilità a 50 km/h e delle zone a 30 km/h’ a valle di una ‘revisione della gerarchizzazione delle strade’”.

A proposito degli incidenti, ha scritto Antonio Piemontese su repubblica.it: “Dal 2010 al 2019 in città i morti sono stati 194, più di 26.000 i feriti, con una media di 20 decessi e 2.600 feriti l’anno. Cifre che crescono se si rivolge lo sguardo a tutta l’area metropolitana: nello stesso arco temporale i morti sono stati 737 e i feriti su strada oltre 54.000. Il momento più critico, risulta dai dati, è la notte”.

BOLOGNA 30 foto

Nella disputa è scesa in campo anche Legambiente , con un Focus in cui smonta le cinque fake news di Salvini. “Il progetto di Bologna Città 30 – sostiene l’associazione ambientalista nella nota – non è solo un limite alla velocità, ma un cambio di passo a favore di una migliore qualità della vita nelle nostre città. Un intervento ampio e complesso, infrastrutturale e culturale”. E poi aggiunge che si tratta di “un modello di mobilità ben collaudato e che mostra risultati positivi nelle grandi città europee di Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble, Helsinki e che consente all’Italia di recuperare i ritardi europei rispetto alla scarsa sicurezza stradale e la tutela degli utenti più vulnerabili”.

Ecco il link al del Focus di Legambiente: www.legambiente.it 

Fuori dai palazzi della politica, oltre ad aver spaccato la città tra favorevoli e contrari, la querelle su “Bologna 30” continua a infuriare sui social network. La popolare giornalista televisiva Milena Gabanelli, già conduttrice di Report e ora titolare della rubrica “Dataroom” sul Corriere della Sera, ha pubblicato su “X” questo polemico post: “Abito a Bologna e non c’è nessun caos. Si va a 30 km/h a Londra, Bruxelles, Helsinki, Barcellona, Zurigo, Madrid, Graz…dove hanno pensato che la vita di un bambino, un pedone, un ciclista valgono più dei 5 minuti persi a rallentare. Vuoi andare in centro in macchina? Vai a 30!”. Molti altri le hanno fatto eco, sullo stesso social network, tra cui il collega Edoardo Buffoni di Radio Capital: “Grazie al limite a #30 all’ora in un anno a Bruxelles gli incidenti sono diminuiti del 22%, le vittime del 50%. Le chiacchiere stanno a zero”.

Sui social, è intervenuto infine Luca Valdisseri, marito della giornalista del Corriere Paola Di Caro, genitori di Francesco, il 18enne investito e ucciso mentre camminava su un marciapiede con un amico su via Cristoforo Colombo a Roma, rispondendo a un post di ingiurie che aveva ricevuto: “Zecca, comunista, giornalista radical chic. Tolto chic (mi vesto casual) le accetto come parziale identikit. Ma sulla Città 30 dico solo questo: 9 pedoni investiti su 10 a 30 all’ora si salvano. Non Fra, chi guidava, tasso alcolemico alto, andava a 70/80”.

A smentire le tesi di Salvini, che aveva polemizzato “il sindaco di Bologna vuol sentire il canto degli uccellini”, Pagella Politica ha postato su “X” un’analisi ponderata dei costi e dei benefici:

https://pagellapolitica.it/articoli/bologna-limite-velocita-30-chilometri-canto-uccellini

TRECENTOMILA VISITATORI ALLA NATIONAL GALLERY PER “IL MARTIRIO DI SANT’ORSOLA” (DA GALLERIE D’ITALIA)

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Quasi trecentomila persone, oltre tremila al giorno, hanno visitato alla National Gallery a Londra (nella foto sopra) la mostra ‘The Last Caravaggio’ incentrata sul Martirio di sant’Orsola, l’opera principale della collezione di Intesa Sanpaolo, solitamente esposta alle Gallerie d’Italia a Napoli. L’esposizione, la terza più visitata degli ultimi dieci anni per il museo britannico, si è conclusa domenica 21 luglio ed è stata alla base della collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la National Gallery, una delle più note istituzioni museali al mondo, nell’ambito delle celebrazioni londinesi per i suoi duecento anni.

GALLERIE Il Martirio di Sant'Orosola (Caravaggio)
“Il Martirio di Sant’Orsola” – Caravaggio, 1610

L’opera, l’ultima dipinta dal pittore lombardo nel 1610 durante il suo secondo soggiorno partenopeo, poche settimane prima di morire, è tornata a essere esposta nel museo di Intesa Sanpaolo a Napoli, rientrando a pieno titolo tra le principali attrazioni della città partenopea.

La collaborazione tra il museo britannico e la Banca prosegue con il sostegno di Intesa Sanpaolo alla mostra “Siena. The Rise of Painting. 1300 – 1350” che aprirà alla National Gallery dall’8 marzo al 22 giugno 2025 dopo un debutto autunnale al Metropolitan Museum of Art di New York. Con oltre cento dipinti, sculture, oreficerie, tessuti, la mostra approfondirà un momento straordinario agli albori del Rinascimento italiano e il ruolo cardine svolto da artisti senesi come Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini nella definizione della pittura occidentale.

Afferma Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo:La partecipazione eccezionale del pubblico all’esposizione dell’opera di Caravaggio alla National Gallery a Londra ci rende orgogliosi di aver contribuito, con l’opera più preziosa dalle collezioni di Intesa Sanpaolo, alle celebrazioni di uno dei musei più prestigiosi al mondo. Continueremo a collaborare con la National Gallery attraverso il sostegno alla mostra dedicata a Siena e alla pittura del Trecento nell’ambito delle nostre attività di promozione dell’arte e della cultura italiana all’estero”.

 

BOOM DEL TURISMO, OTTO MILIARDI EROGATI DA INTESA SANPAOLO NELL’ULTIMO TRIENNIO

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Con oltre otto miliardi di erogazioni nell’ultimo triennio, ora Intesa Sanpaolo intende rafforzare ulteriormente il proprio impegno a favore del turismo, puntando insieme a Federalberghi sul rilancio e sullo sviluppo dell’offerta delle strutture ricettive. Questo settore, tra i grandi acceleratori della ripresa italiana post-Covid, ha continuato a crescere nell’anno scorso, restando centrale per l’economia del nostro Paese. Dalle stime di Intesa Sanpaolo sull’intero 2023, emerge che il fatturato supera il livello del 2019 del 38,8% nel comparto dei servizi di alloggio e del 23,8% nella ristorazione con una crescita del turismo incoming che rappresenta uno dei fattori alla base di questi risultati, soprattutto da agosto a novembre quando si è toccato un +7,6% di presenze di non residenti rispetto al 2019. L’Italia si conferma così tra le Top 10 Destinations mondiali per afflusso di turisti grazie anche al ritorno dei turisti a lungo raggio e ha dominato la classifica “must-see” 2023 (sondaggio condotto dal gruppo Globus).

VENEZIA Grandi Navi 1

Alla luce di queste dinamiche, il grado di internazionalizzazione delle presenze è salito al 52,2% nel complesso dei primi undici mesi del 2023, superando il 50,5% del 2019, anno che finora si era distinto per afflusso record di turisti non residenti. Le previsioni 2024 restano positive: il settore potrà andare incontro a un consolidamento dei brillanti risultati di fatturato conseguiti nell’ultimo biennio, sebbene all’interno di un contesto macroeconomico di crescita globale modesta, dovuta principalmente alle economie avanzate.

 L’evento Missione Turismo

La partita della competitività si gioca sulla qualità dell’offerta, sulle tematiche della sostenibilità anche energetica e modelli sempre più digitali di business e di welfare aziendale, investendo su innovazione e progetti sostenibili. Sono temi di cui si è parlato a Firenze, all’Innovation Center Fondazione CR Firenze, in occasione dell’incontro “Missione Turismo. Come investire in innovazione e progetti sostenibili per un settore chiave del Paese”: l’evento ha evidenziato le dinamiche nell’andamento del settore e le nuove modalità di investimento a sostegno delle imprese turistiche, integrando strumenti finanziari e interventi pubblici.

Il Fondo Tematico Turismo e il ruolo di Equiter

Il turismo italiano gode di ottima salute, ma non massimizza le potenzialità latenti e necessita di nuovi percorsi di crescita, valorizzazione e innovazione, anche utilizzando le risorse e gli strumenti a disposizione nella dinamica pubblico privato. Tra tutti, il Fondo Tematico Turismo, del quale il Ministero del Turismo è amministratore titolare e di cui Equiter, partecipata di Intesa Sanpaolo, è aggiudicataria del massimo importo assegnabile – attualmente di ammontare pari a 189,2 milioni di euro sui 350 milioni disponibili – per il supporto di investimenti nel settore turistico realizzabili esclusivamente sul territorio italiano.

I progetti del Fondo prevedono:

  • investimenti per creazione, rinnovo, ammodernamento e miglioramento di strutture ricettive e infrastrutture per il turismo, oltre a investimenti nel turismo sostenibile, connessi alla transizione verde o in mobilità per il turismo eco-sostenibile;
  • finanziamenti per le attività di investimento per esigenze legate al capitale circolante, oltre che per l’assunzione di partecipazioni di minoranza qualificata con exit strategy prefissata e proiettata entro un periodo massimo di 20 anni.

Credito e servizi per il comparto turistico

Il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti delle imprese turistico-ricettive, per complessivi otto 8 miliardi di euro di erogazioni nell’ultimo triennio, ha accompagnato il settore nelle varie fasi: dalla pandemia a oggi è stato recentemente incentivato con la messa a disposizione di 10 miliardi di euro di nuovo credito per una maggiore riqualificazione dell’accoglienza, transizione digitale e sostenibile. Una logica che risponde a un piano più ampio del Gruppo che prevede al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle Pmi, per accompagnare gli investimenti PNRR.In questo quadro, Intesa Sanpaolo compone la propria offerta per il settore turistico con:

  • S-Loan Progetti Green, una nuova soluzione di finanziamento presenta oggi della durata fino a 20 anni, a condizioni agevolate, per tutte le esigenze di intervento delle imprese in chiave ambientale ed energetica.
  • Suite Loan, finanziamento che premia le aziende che investono per il miglioramento delle strutture ricettive, offrendo anche soluzioni di noleggio dei beni strumentali attraverso la propria società RentforYou. Più di 1.000 clienti della banca hanno già attivato finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro.
  • Sul fronte della digitalizzazione, focus sui temi inerenti alla gestione dei dati e alle soluzioni di Cyber Security, alla luce della rilevanza in ottica di servizio ai clienti e tutela delle informazioni sensibili.
  • Desk specialistico dedicato al Turismo, che Intesa Sanpaolo mette a disposizione per consulenza dedicata nell’accedere alle misure del PNRR. In particolare, il Fondo Rotativo per il turismo, su quale sono state coperte da Intesa Sanpaolo circa il 25% delle richieste presentate.
  • IncentNow, piattaforma gratuita in grado di fornire informative ai clienti sui bandi pubblicati del PNRR: oltre 15.000 clienti di Intesa Sanpaolo hanno avuto un’agevolazione pubblica del PNRR.
ISP Barrese e Bocca (dritta)
Nella foto, da sinistra a destra: Stefano Barrese (ISP) e Bernabò Bocca (Federalberghi)

Il presidente di Federalberghi e della Fondazione CR Firenze, Bernabò Bocca, dichiara: “L’attenzione che Intesa Sanpaolo ha posto in essere nei confronti del comparto turistico si traduce in azioni efficaci e strategiche per le nostre imprese. L’Istituto ha sempre manifestato grande sensibilità riguardo le esigenze del settore, mettendo a disposizione nel triennio oltre otto miliardi di euro proprio per il turismo. Con oggi, grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo, possiamo dire che si è avviato un circuito virtuoso capace di ridare linfa alle strutture ricettive italiane attraverso investimenti per la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili. Il nostro comparto è in questo modo posto al centro di una prospettiva di sviluppo, con strumenti nuovi, finanziamenti a condizioni agevolate ed anche iniziative pubbliche. Tutto ciò rappresenta a mio avviso un grande incentivo perché le nostre imprese si sentano in grado di tornare a osare”.

Commenta Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “Il nostro Paese ha potenzialità enormi per la sua biodiversità e il patrimonio artistico e culturale che custodisce. Ma questo non basta per mantenere un ruolo di leader nel mercato turistico. È indispensabile accelerare piani di investimento strutturati che agiscano per elevare la qualità delle imprese ricettive e dei servizi, in ambito green e di sostenibilità, premiante soprattutto per la clientela internazionale sempre più sensibile a questi aspetti. Il rilancio della collaborazione con Federalberghi si fonda proprio sul comune intento di ridisegnare un futuro a forte valore aggiunto per il settore turistico alberghiero attraverso credito e nuovi strumenti evoluti in grado di integrare le misure pubbliche”.

INTESA SANPAOLO: ALLE GALLERIE D’ITALIA INGRESSO GRATUITO DOMENICA 1° SETTEMBRE

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Domenica 1° settembre, come ogni prima domenica del mese, le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza di Intesa Sanpaolo propongono l’ingresso gratuito per tutti i visitatori. Stesse modalità di apertura gratuita anche per la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo e la Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato. Ecco le rassegne in programma.

MILANO – Sarà possibile visitare la mostra Felice Carena, a cura di Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia, dedicata a uno degli artisti più importanti e meno conosciuti del Novecento storico (nella foto in alto). A 145 anni dalla nascita, la mostra intende ricostruire la parabola artistica del grande pittore torinese.

Sarà possibile, inoltre, immergersi nel percorso espositivo temporaneo ALIGHIERO E BOETTI: un importante nucleo di opere di Alighiero Boetti provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, leggendaria raccolta d’arte contemporanea formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita nel patrimonio storico-artistico tutelato e valorizzato da Intesa Sanpaolo, a confronto con altri lavori dello stesso artista acquisiti dalla Banca in tempi precedenti.

Boetti è uno degli artisti italiani più sperimentali, innovativi e iconici del secondo Novecento, celebre tanto in Italia quanto all’estero. A trent’anni dalla sua morte, è considerato un protagonista dell’arte povera.

GALLERIE Martirio

NAPOLI – Qui è di nuovo visibile il capolavoro Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio (nella foto sopra), rientrato dopo essere stato esposto alla National Gallery di Londra nella mostra “The Last Caravaggio”, che con 300mila visitatori è stata la terza esposizione più visitata degli ultimi dieci anni per il museo britannico.

È possibile ammirare anche il percorso espositivo Vitalità del tempo, a cura di Luca Massimo Barbero, dedicato alle opere del Novecento nelle collezioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il rinnovato allestimento propone una selezione di opere che dal dopoguerra giungono fino al contemporaneo, dando evidenza alla ricchezza e molteplicità di una raccolta in continua evoluzione.

GALLERIE Cristina

TORINO – fino a domenica 1° settembre, sarà possibile scoprire il percorso espositivo Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza a cura di Lauren Johnston, in collaborazione con National Geographic. La mostra, prima retrospettiva in Europa dedicata alla fotografa, presenta circa 90 fotografie e offre una panoramica sull’importante lavoro di ricerca di Cristina Mittermeier (nella foto sopra). Nel corso degli anni, la fotografa, biologa marina e attivista ha documentato la bellezza del nostro pianeta: dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione, alle diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura.

Fondo Suelto

Sarà possibile visitare anche la mostra fotografica Antonio Biasiucci. Arca, terzo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana” a cura di Roberto Koch (nella foto sopra). Con oltre 250 fotografie esposte, per la prima volta in questa mostra vengono presentati insieme i diversi capitoli del “poema utopico” di Biasiucci: tra polittici, sequenze di immagini, opere singole, l’obiettivo è quello di realizzare una rappresentazione poetica ed estesa della vita degli  esseri umani, in un periplo che tocca i temi profondi dell’esistenza, gli elementi essenziali del vivere partendo sempre dall’esperienza personale e, dunque, dagli elementi autobiografici che hanno per prima cosa formato il carattere e la sensibilità dell’artista.

VICENZA – Sarà l’occasione per visitare la mostra ILLUSTRISSIMO Javier Jaén dedicata all’illustratore contemporaneo di spicco a livello internazionale. Le sue opere eccezionali consentono di esplorare l’esperienza quotidiana attraverso metafore inattese e paradossi visivi. L’esposizione si inserisce nell’ambito dell’edizione 2024 di Illustri Festival.

Sotto una nuova luce, si potrà ammirare inoltre il capolavoro scultoreo del Settecento veneto Caduta degli angeli ribelli. L’originale e sofisticato sistema di illuminazione della nuova sala, pensata dal lighting designer Pietro Palladino, esalta attraverso la luce il talento tecnico e artistico dello scultore Francesco Bertos.

Fino all’8 settembre è visitabile anche il percorso scientifico e didattico “Argilla. Storie di incontri”, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova.

AREZZO E PRATO – Apertura gratuita il 1° settembre anche alla Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi di Arezzo, dove si custodisce l’eclettica collezione dell’illustre aretino ideatore della Fiera Antiquaria, e alla Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato: qui si potranno ammirare capolavori di Caravaggio, Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone e una collezione di grande valore identitario per la città, con numerose opere del Cinque-Seicento di area fiorentina.

 

 

ALLARME ACQUA

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Occorrono 50 miliardi di investimenti per rendere efficiente il sistema idrico italiano. E nonostante che questi siano raddoppiati negli ultimi anni, si spreca ancora troppa acqua nel nostro Paese. La rete nazionale, frammentata e obsoleta, registra perdite o dispersioni da un capo all’altro della Penisola, ma specialmente nelle regioni meridionali.

Questi dati, analizzati e discussi in occasione della recente Giornata mondiale dell’acqua, risultano tanto più allarmanti di fronte alle variazioni climatiche, alla conseguente siccità e agli effetti devastanti delle alluvioni. A cui s’aggiunge una domanda in costante crescita. Urge pertanto una riforma di questo settore, ricorrendo anche al riuso delle acque reflue per l’agricoltura, l’industria e i servizi antincendio, in modo da combinare diversi processi o tecnologie a seconda dei casi: come il trattamento biologico o fisico-chimico, la chiarificazione, la filtrazione a gravità e/o a membrana, l’evaporazione, la disinfezione, la demineralizzazione e l’ossidazione avanzata.

SICCITA' E AGRICOLTURA 2

 

Nel 2022, gli investimenti realizzati in Italia nel settore idrico hanno raggiunto i 64 euro all’anno per abitante dai circa 33 che erano. In dieci anni sono aumentati del 94%, avvicinandosi agli 82 della media europea negli ultimi cinque anni. La nostra rete, vecchia di trent’anni, ha bisogno però di interventi strutturali perché perde all’incirca il 42% dell’acqua immessa per la distribuzione, contro il 25% della media Ue. In pratica, il doppio della Francia e della Spagna, oltre il quadruplo della Germania dove le perdite sono contenute entro il 6%.

Nonostante le nostre tariffe dell’acqua siano aumentate di circa il 5% all’anno, restano tuttora le più basse d’Europa: la metà di quelle applicate in Francia. In pratica, corrispondono a circa quattro miliardi di investimenti all’anno rispetto a un fabbisogno di sei miliardi per fare fronte agli interventi necessari. I fondi del Pnrr europeo, stanziati a questo scopo, potranno coprire nei prossimi due anni la metà di questa spesa. Ma resta un gap che penalizza soprattutto il Sud, dove la spesa pro capite si attesta appena intorno agli 11 euro.

ACQUE REFLUE foto top

Si tratta di una carenza d’acqua cronica, dunque, che grava sull’economia nazionale: in particolare, sull’industria, sull’occupazione e sullo sviluppo del turismo. L’Italia, unico Paese europeo, ha commesso l’errore di mettere sul mercato le concessioni idriche piuttosto che difenderle e valorizzarle. Ma il fatto è che, secondo stime di fonti attendibili, nel 2022 il ciclo idrico ha generato un valore aggiunto di quasi dieci miliardi di euro, con una crescita media del 3,8% all’anno dal 2010, superiore a quella del settore manifatturiero e di tutto il Pil nazionale.

Senz’acqua, dunque, il Paese non può crescere. E ormai questa “siccità permanente”, oltre a danneggiare l’ambiente, la campagna e la produzione agricola, minaccia di alterare la vita della collettività. In attesa che il governo provveda al più presto, con interventi strutturali adeguati, ciò che possiamo fare intanto noi cittadini è imparare a consumare e sprecare di meno un bene comune come questo. Dagli usi igienici a quelli domestici, un rubinetto chiuso per tempo è un contributo al risparmio. E ogni goccia d’acqua in meno, diventa preziosa.

“AIRGREEN”, UN NUOVO ELICOTTERO PER SOCCORSO E AMBIENTE CON SUPPORTO DI INTESA SANPAOLO

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Con il supporto finanziario di Intesa Sanpaolo, si rafforza la flotta di elicotteri gestita da Airgreen. La società di elisoccorso è una delle principali realtà che operano in questo comparto e il nuovo aeromobile verrà utilizzato per le sue operazioni in Italia.

Costituita nel 1986, Airgreen ha iniziato con operazioni di lavoro aereo in montagna: trasporto materiali, semina e concimazione, tesatura di linee elettriche, montaggio e smontaggio di impianti, recupero di animali, fotografie e riprese aeree, e nel settore oil&gas. Per poi arrivare a svolgere importanti servizi di pubblico interesse, quali antincendio ed elisoccorso per le Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Sardegna, contando oltre 100 collaboratori. Da ultimo, ha integrato nel suo business una mission sociale di tutela dell’ambiente.

L’attività di elisoccorso rappresenta oggi il core business, nel quale Airgreen ha investito negli ultimi vent’anni il massimo delle risorse e del proprio impegno, al fine di svolgere operazioni con i massimi livelli di sicurezza, precisione e affidabilità, ottenendo piena soddisfazione da parte dei committenti. Nel corso del 2023, ha effettuato oltre 7000 missioni di elisoccorso, spesso in territori impervi e in condizioni avverse. E perciò l’azienda sta investendo nel continuo studio e monitoraggio delle condizioni metereologiche, in modo da poter incrementare sempre di più la sicurezza delle operazioni di volo.

Dichiara Ada Airaudi, rappresentante di Airgreen: “L’ingresso di ogni nuovo aeromobile nella nostra flotta rappresenta sempre un momento di festa e di emozione, ma anche di consapevolezza del duro lavoro pregresso e futuro, di responsabilità verso committenti e finanziatori e di tutti coloro che, in qualche modo, riconoscono lo sforzo, la passione e l’impegno che caratterizza il nostro operato, unito alla volontà di garantire un servizio sempre di altissima qualità, efficacia ed efficienza. La nostra organizzazione si basa sul principio di economia circolare, dove ogni dettaglio è volto a ottimizzare i consumi e a diminuire l’impatto ambientale”.

Commenta Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “Siamo fieri di aver agevolato Airgreen nei suoi progetti di crescita, in particolare considerata la sua missione ambientale e di supporto alle piccole comunità. Questo investimento andrà a beneficio inoltre di regioni italiane in cui siamo ben radicati e del cui benessere ci occupiamo anche con interventi a carattere sociale e dove stiamo declinando Il tuo futuro è la nostra impresa, un programma da 120 miliardi di euro che Intesa Sanpaolo ha da poco lanciato per favorire la competitività delle imprese italiane”.

“AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALY”: NUOVO PRESIDENTE STEFANO LUCCHINI (INTESA SANPAOLO)

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Nuovo vertice dell’American Chamber of Commerce in Italy, istituzione non-profit affiliata alla Chamber of Commerce di Washington D.C., network di 117 Camere di commercio americane in 103 paesi con oltre TRE milioni di imprese associate. Il nuovo presidente dell’Associazione che tutela il libro scambio fra Unione europea e Usa è Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo. Le altre cariche sociali del Board AmCham, elette nell’ambito della 109ª Assemblea Annuale dei Soci, sono: vicepresidente vicario Luca Franzi (Aon); vicepresidenti Elena Alberti, (Penske Automotive), Laura Galli (3M Italia), Stefano Rebattoni (IBM Italia); tesoriere Maricla Pennesi (Andersen Tax & Legal Italia).

Stefano Lucchini, nuovo presidente della AmCham

Durante l’anno in corso, erano stati già cooptati i consiglieri Giorgia Favaro (McDonald’s Development Italy), Laura Galli (3M Italia), Mauro Macchi (Accenture), Marco Piccitto (McKinsey & Company, Inc. Italy) e Paola Pirotta (Medtronic Italia). I nuovi consiglieri sono Angelo Puca (UPMC), Nicolò Mardegan (Enel), Fiorella Passoni (Edelman Italy), Massimo Petrone (Petrone Group) e Thomas D. Smitham (Leonardo).

Dichiara Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy: “Siamo onorati di avere Stefano Lucchini come nuovo presidente AmCham, al quale rivolgo i miei personali auguri e di quelli di tutta la nostra business community; ma rivolgiamo anche un sentito ringraziamento al presidente uscente Luca Arnaboldi, per la dedizione e l’impegno profusi durante tutto il suo mandato”. E aggiunge: “Anche quest’anno AmCham Italy ha raggiunto importanti obiettivi che ci permettono di essere molto soddisfatti. Sempre di più AmCham sta dimostrando di essere un fulcro strategico nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti, aumentando la qualità della propria base associativa, aiutando le imprese italiane ad affrontare in modo consapevole il mercato americano, elaborando proposte e policy paper, grazie all’opera dei suoi 18 Think Tank”. Conclude il consigliere delegato Crolla: “Nel prossimo futuro continueremo ad affrontare temi quali l’attrazione dei FDI e la facilità nel ‘fare business’ tra Italia e Stati Uniti. Sono convinto che AmCham debba contribuire in modo attivo e consistente su questi temi, con l’ambizione di continuare ad essere il campione dello scambio transatlantico e il riferimento per la business community americana in Italia”

La 109ª Assemblea annuale dei Soci, che ha eletto le nuove cariche sociali e nominato il nuovo presidente, è stata organizzata con il contributo di 3M, American Global, Aon, Coca Cola Italia, Enel, Generali, Intesa Sanpaolo, Maschio Gaspardo, Medtronic, Mc Donald’s, Penske Automotive Italy, Petrone Group, Stack Infrastructure. Charity Partner, la Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che quest’anno celebra i 25 anni di attività.

 

C’E’ UNA BRUTTA ARIA: L’INQUINAMENTO A MILANO E IN VAL PADANA NEL RAPPORTO 2024 DI LEGAMBIENTE

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La Pianura padana è, da sempre, una delle aree più inquinate al mondo. La sua conformazione naturale a conca, la scarsezza di ventilazione, lo smog prodotto dal traffico di auto e camion, il riscaldamento a legna, la lavorazione industriale e la produzione secondaria, gli allevamenti di animali, sono i principali fattori che determinano questa particolare situazione. Finora s’era cercato di intervenire per ridurli. Ma negli ultimi tempi i dati sono risaliti e l’allarme è cresciuto, per effetto del cambiamento climatico e della siccità prolungata, arrivando fino a Milano: tanto da essere indicata da diversi media come la terza città più inquinata al mondo, dopo Chengdu in Cina e Dacca in Bangladesh. Ma con ogni probabilità si tratta di una fake news, una bufala che non ha riscontro nelle statistiche ufficiali.

Nel suo rapporto Mal’Aria 2024, pubblicato recentemente, Legambiente colloca infatti Milano al decimo posto nella graduatoria delle città italiane più inquinate. E tuttavia si tratta di una condizione cronica, per cui la stessa associazione segnala che il capoluogo lombardo ha sforato per 49 giorni i livelli di Pmi consentiti. Le polveri sottili sono risultate 24 volte superiori alla soglia stabilita dall’Organizzazione mondiale della Sanità. La qualità dell’aria, insomma, non è mai così pericolosa per la salute dei cittadini dall’inverno del 2017. Checché ne dica il sindaco Giuseppe Sala, dunque, l’allarme è più che giustificato e occorre intervenire di conseguenza: tant’è che lui stesso, dopo averlo sottovalutato e sminuito, chiede ora al governo di proclamare lo stato di calamità.

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Perché servono misure urgenti per la nostra aria, lo spiega Anna Gerometta, a nome di “Cittadini per l’aria onlus”, apparso sul quotidiano Il Sole 24 Ore. Scrive l’autrice: “Barcamenandosi fra rassicurazioni che ‘l’aria è migliorata dagli anni 90’ e moniti politici sulla necessità che le misure di rientro nei limiti siano ragionevoli, l’Italia è passata nell’ultimo ventennio da una condanna della Corte di Giustizia europea all’altra per violazione cronica dei limiti e si avvia al secondo round di giudizi europei che, verosimilmente, condurrà a multe salate per violazioni ultradecennali dei limiti di legge”. A suo parere, “serve che l’Italia oggi vada oltre gli obblighi europei comandati, per noi il tardivo raggiungimento dei limiti fissati nel 2005, impostando subito una tabella di marcia lanciata a raggiungere, senza scuse e senza traccheggi, i nuovi limiti al 2030 dando al contempo una spinta ai settori economici associati al cambiamento”. L’obiettivo, cioè, dovrebbe essere quello di dimezzarli entro quella data.

Più in concreto, secondo Gerometta, nei sei anni che ci separano dal 2030 bisogna innanzitutto trasformare la pianura padana in un’area metropolitana nella quale ogni spostamento possibile sia fatto con mezzi pubblici, treni, mobilità attiva o a emissioni zero, per ridurre l’impatto delle emissioni da trasporto, insieme alla spesa dei cittadini per carburanti che inquinano e quindi la dipendenza del nostro Paese dalle fonti fossili. Poi, è necessario rivedere i meccanismi del conto termico, in modo da rendere più efficienti le case sul piano energetico, ridurre il fabbisogno e promuovere l’adozione di pompe di calore e fotovoltaico. E infine, conclude l’articolo sul Sole 24 Ore, bisogna aiutare gli agricoltori a “sganciarsi dalla catena che oggi li lega alla grande industria che chiede prezzi sempre più bassi per prodotti il cui peso ambientale è cresciuto a sproporzione”.

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Su Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, Pietro Saccò esorta a “Non rinunciamo a respirare bene”, come recita il titolo di un suo editoriale pubblicato in prima pagina. “La situazione di Milano – osserva l’autore – non è molto diversa da quella degli altri centri padani tra Lombardia, Emilia, Veneto e Piemonte. La conformazione della Pianura padana è quella e non possiamo cambiarla. Quello che possiamo fare è ridurre le emissioni di particolato, biossidi di azoto, ozono, anidride solforosa e altre sostanze che inquinano l’aria”. E aggiunge: “Occorre prima di tutto riconoscere che la Pianura padana, se vuole aria pulita, ha bisogno di limiti più stringenti sulle emissioni rispetto ad altre aree d’Italia o d’Europa”. Ma non sono misure che possono essere applicate solo dai singoli, da un’impresa o da un’organizzazione civica: si tratta di affrontare una “classica sfida di sistema”. E, aggiungiamo noi, un diverso modello di sviluppo economico-sociale, fondato sul rispetto dell’ambiente e della salute collettiva.

IL TESTO DEL RAPPORTO “MAL’ARIA 2024” DI LEGAMBIENTE:

https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/Report_Malaria-2024.pdf

GALLERIE D’ITALIA DI INTESA SANPAOLO: APERTURA IL 1° MAGGIO, INGRESSO GRATUITO IL 5

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Per la Festa nazionale della Liberazione, il 25 aprile le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza propongono l’ingresso gratuito e saranno regolarmente aperte anche mercoledì 1° maggio. Il 5 maggio, come ogni prima domenica del mese, ingresso gratuito per tutti i visitatori. Stesse modalità di apertura gratuita anche per la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo. La Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato è visitabile tutte le domeniche e nei giorni festivi, sempre a ingresso gratuito.

 MILANOAlle Gallerie d’Italia di Milano, in piazza della Scala, è possibile immergersi nella collezione permanente, con percorsi che valorizzano opere dell’Ottocento e del Novecento. Dai bassorilievi in gesso di Antonio Canova (nella foto principale, la sala a lui dedicata), ispirati a Omero, Virgilio e Platone, di proprietà della Fondazione Cariplo, alla pittura lombarda dell’Ottocento; dai dipinti di Umberto Boccioni con il capolavoro Tre donne fino al grande percorso del Cantiere del ’900, il progetto dedicato alla valorizzazione della collezione di opere del XX e XXI secolo di Intesa Sanpaolo, una raccolta che riveste una notevole importanza nel panorama collezionistico italiano per la qualità e la completezza con cui documenta la produzione artistica del periodo.

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NAPOLI – Nella sede di palazzo Zevallos (via Toledo, 177), è possibile ammirare la nuova mostra Velázquez. Un segno grandioso. In esposizione, due capolavori di Diego Velázquez, l’Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos (nella foto sopra), provenienti dalla National Gallery di Londra. I dipinti sono affiancati ad altre due opere raffiguranti l’Immacolata Concezione: una di Paolo Finoglio, proveniente dal Museo dell’Opera Francescana di San Lorenzo Maggiore a Napoli; e l’altra di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.

Tribes of the Omo Valley
Tribes of the Omo Valley

TORINO – È in corso a Palazzo Turinetti di Pertengo, in piazza San Carlo,  la mostra Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza a cura di Lauren Johnston e in collaborazione con National Geographic nella foto sopra). Questa prima retrospettiva in Europa dedicata alla fotografa espone circa 90 fotografie e offre una panoramica sull’importante lavoro di ricerca di Cristina Mittermeier, fotografa, biologa marina e attivista che, nel corso degli anni, ha documentato la bellezza del nostro pianeta, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione, alle diverse culture e tradizioni delle popolazioni che vivono in simbiosi con la natura.

Prosegue fino al 12 maggio anche la mostra Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976 a cura di Aldo Grasso. L’esposizione presenta 85 fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sul Festival di Sanremo, la più celebre manifestazione della canzone italiana che rappresenta un capitolo importante non solo della storia della musica e della televisione ma anche della storia sociale del Paese.

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VICENZA – Qui si può scoprire la Caduta degli angeli ribelli, il capolavoro scultoreo del Settecento veneto, valorizzato nell’ambito del suggestivo allestimento “sotto una nuova luce” (nella foto sopra). In uno spazio affiancato, di nuova concezione, il visitatore è condotto alla scoperta dell’opera attraverso nuovi strumenti come le riproduzioni tattili (per la fruizione anche a persone con disabilità visiva) ed un emozionante video immersivo. È visitabile, inoltre, il percorso scientifico e didattico “Argilla. Storie di incontri”, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova.

AREZZO – Alla Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, in cui è custodita l’eclettica collezione dell’illustre aretino ideatore della Fiera Antiquaria, è possibile ammirare la nuova mostra La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo, organizzata e promossa dalla Banca, insieme a Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi, in sinergia con Gallerie d’Italia. L’esposizione, a cura di Marco Bazzini, prende in considerazione il periodo tra la fine della Seconda guerra mondiale e l’inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia.

PRATO – Alla Galleria di Palazzo degli Alberti sono esposti capolavori di Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone e una collezione di grande valore identitario per la città, come numerose opere del Cinque-Seicento di area fiorentina. La Galleria è visitabile tutte le domeniche e nei giorni festivi, sempre a ingresso gratuito.

 

“GALLERIE SONORE” CONCERTO DI MUSICA NAPOLETANA DEDICATO AD ANNA GEMITO

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Si terrà venerdì 25 ottobre alle 19, nella sede di Napoli delle Gallerie d’Italia (foto in alto), polo museale di Intesa Sanpaolo, si terrà il secondo concerto del progetto “Gallerie Sonore’” in collaborazione con Davide Boosta Dileo, co-fondatore e tastierista dei Subsonica (foto sotto). L’artista è stato coinvolto in un lavoro di ricerca tra le collezioni di Intesa Sanpaolo e l’Archivio Publifoto visitando le quattro sedi di Gallerie d’Italia – Milano, Napoli, Torino e Vicenza – e selezionando alcune specifiche opere pittoriche, scultoree e fotografiche. Queste sono state individuate all’interno di un patrimonio di oltre 35.000 opere e circa 7 milioni di fotografie, che è diventato una fonte di ispirazione per la composizione di quattro opere musicali, dedicate a ciascuna sede. Un vero e proprio tour che ha preso il via da Vicenza il 10 ottobre, dove arte e musica si fondono e l’artista interagisce con il pubblico in un costante dialogo. Le tappe in programma sono Napoli (25 ottobre), Torino (29 ottobre) e Milano (22 novembre).

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La serata napoletana sarà dedicata al Ritratto di Anna Gemito, moglie e modella di Vincenzo Gemito (foto sotto) La scultura e l’arte dell’autore sono coetanee della consacrazione della canzone napoletana all’inizio del secolo scorso. Nella sofferenza del tratto si ritrova la dolcezza disperata suggerita dalla poetica della musica dell’epoca. “Suspiranno” è una canzone, coeva del ritratto, e il testo di Roberto Murolo ci restituisce una sinestesia di sensazioni. La musica viene dilatata quasi all’estremo per accompagnare la profondità del tratto e di quello che restituisce.

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Il progetto “Gallerie Sonore” mira a creare un’esperienza immersiva e trasversale, legando le quattro sedi di Gallerie d’Italia sotto la medesima matrice di interpretazione artistica attraverso il medium del suono.

Dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia: “La collaborazione con Davide nasce per scoprire il suono e raccontare la melodia delle Gallerie d’Italia, delle collezioni d’arte e di opere iconiche. L’iniziativa conferma la vocazione di aprirsi alla musica, non solo ospitando concerti, performance e momenti di improvvisazione sonora. Questa tournée italiana in quattro date è un passo avanti nel dialogo tra le arti e nel contributo a scrivere la nuova definizione di museo come spazio attuale, vivo e sempre capace di sperimentare”.

Afferma Davide Boosta Dileo: “Il progetto nasce dall’idea che una collezione d’arte non può essere muta. ‘Gallerie Sonore’ è un progetto di sinestesia completa – di sonificazione della collezione – che dimostra la lungimiranza di Intesa Sanpaolo nel supportare le arti nella loro complessità. Il suono, effimero nella sua forma – eppure tangibile e universale, non è un semplice accompagnamento, ma parte integrante dell’esperienza museale. Gallerie Sonore è questo, l’invito a sentire l’arte.

La prenotazione è obbligatoria. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili, scrivendo a napoli@gallerieditalia.com.