IL TERZO SETTORE E L’ETICA “EFFICACE”: UN FONDO DI BENEFICENZA DA 20 MILIONI DI EURO

IL TERZO SETTORE E L’ETICA “EFFICACE”: UN FONDO DI BENEFICENZA DA 20 MILIONI DI EURO

L’etica “efficace”, come soluzione ai problemi, è il tema al centro dell’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo a Napoli, presso il suo museo delle Gallerie d’Italia di via Toledo (nella foto in alto). L’incontro ha visto alternarsi momenti di riflessione alla presentazione di casi concreti da parte di soggetti del Terzo settore impegnati a ricostruire il senso di comunità attraverso l’etica e la legalità, per uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo sul territorio nazionale.

È un concetto potente e innovativo, quello dell’etica “efficace”, perché contribuisce concretamente a garantire occupazione, a delegittimare la criminalità, a costruire un solido sviluppo sostenibile. Questa idea-guida permea – o dovrebbe permeare – l’economia, la politica, la scuola, i media, l’amministrazione pubblica e naturalmente il Terzo settore, il non profit e il volontariato. L’etica “efficace” può aprire prospettive dirompenti in diversi ambiti indirizzando i processi di cambiamento sociale, il mercato e l’impresa, i diritti civili e democratici. Ha come criterio fondante la parte più debole, chi patisce i problemi e la sofferenza, e si misura sulla sua capacità di rimuovere le cause e gli effetti di tale condizione.

ISP Gian Maria Gros Pietro 1

Dichiara Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo (nella foto qui sopra): “Intesa Sanpaolo interviene in tutta Italia in aree periferiche caratterizzate da forti problematiche socio-economiche, dove – in assenza di alternative – le persone sono facilmente preda della criminalità organizzata. Mai come in questo momento è importante recuperare nell’analisi economico sociale il concetto di valore della persona, del rispetto di se stessa, degli altri, dell’ambiente che la circonda. L’etica e la legalità, su cui la Banca interviene anche tramite il Fondo di Beneficenza, sono la chiave di sviluppo di una società sana e costruttiva, come hanno evidenziato alcuni degli esempi rigenerativi del senso di comunità illustrati oggi”.

Il Fondo di Beneficenza nel 2023 ha stanziato 20 milioni di euro per sostenere i progetti degli enti del Terzo settore impegnati a contrastare situazioni di difficoltà rese ancora più gravi dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni. Un impegno prevalentemente a livello nazionale, in linea con il tradizionale posizionamento del Fondo, che storicamente concentra le risorse sul territorio italiano ma con una particolare attenzione anche per le Regioni del Sud Italia.

Nel 2022 il Mezzogiorno e le Isole sono stati destinatari del 25% delle risorse, con la Sicilia e la Campania che si attestano quali prime regioni beneficiarie nell’area e, rispettivamente, sesta e settima regione ricevente in termini assoluti, con erogazioni per circa € 1 milione alla prima e € 800 mila alla seconda, pari al 7% e al 6% circa dei fondi stanziati. Tra i progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza anche il “Villaggio Goel” a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, dove in un unico spazio saranno incubate diverse attività di economia sociale dando vita a un Centro di Innovazione Sociale che contribuirà a soddisfare i bisogni della comunità e al suo sviluppo socio-economico. Il “Villaggio Goel” sosterrà l’economia locale offrendo un’alternativa etica a lavoratori e imprenditori e sarà un avamposto visibile di riappropriazione del territorio situato nel cuore della Locride.

LE TESTIMONINANZE E I PROGETTI

  • Rita Caprio, Presidente L’Uomo e il Legno Cooperativa Sociale, realtà che opera nel carcere di Secondigliano di Napoli per il reinserimento lavorativo dei detenuti e ridurre, quindi, il rischio di recidive;
  • Chiara Ciccarelli, Coordinatore Associazione Compare, impegnata sul territorio di Scampia con bambini provenienti da famiglie a rischio (fascia 6-10 anni) e relative famiglie per la prevenzione e promozione di stili di vita socialmente positivi che allontanino i minori dalla illegalità;
  • Simmaco Perillo, Presidente di Al di là dei Sogni Cooperativa Sociale, che ha raccontato il progetto la Fattoria dei Sogni realizzato sul bene confiscato alla camorra “Alberto Varone” situato a Sessa Aurunca, nell’alto Casertano, affidato alla Cooperativa, nel quale vengono svolte attività di fattoria didattica, agricoltura sociale e turismo sostenibile e lavorano operatori e soggetti appartenenti a fasce deboli, che trovano la dignità di nuovi percorsi di vita attraverso l’inserimento lavorativo;
  • Angelica Viola, Responsabile sviluppo Orsa Maggiore Cooperativa Sociale, costituita a Napoli nel 1995 e composta prevalentemente da donne, con la finalità di contribuire alla costruzione di una società migliore, accogliente e solidale, attraverso la promozione dei diritti e la realizzazione di servizi alle persone vulnerabili ed alle famiglie.

Tra le testimonianze di chi lavora in modo integrato ed efficace a favore di chi sceglie di operare nella legalità, gli interventi di Salvatore Cuoci, Coordinatore Comitato don Peppe Diana, l’associazione, in memoria di Don Giuseppe Diana, vittima di camorra, che promuove e supporta attività ed iniziative su temi di utilità sociale. Gestisce un bene confiscato, Casa don Diana, dove si svolgono manifestazioni volte a promuovere l’impegno civile, il riutilizzo di beni confiscati, la cultura della legalità, in collaborazione con numerosi enti del terzo settore e scuole del territorio; Don Tonino Palmese, Presidente Fondazione Pol.i.s. che è lo strumento operativo della Regione Campania attraverso il quale sviluppare azioni di sistema per rendere più efficace il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità ed interviene a favore delle vittime di reati al fine di limitare le più rilevanti situazioni di disagio personale o sociale della vittima o dei suoi familiari conseguenti al reato stesso.

COOPERATIVA ORSA MAGGIORE – Angelica Viola

Sede: Napoli |L’Orsa Maggiore è una cooperativa sociale, costituita a Napoli nel 1995, composta prevalentemente da donne, con la finalità di contribuire alla costruzione di una società migliore, accogliente e solidale, attraverso la promozione dei diritti e la realizzazione di servizi alle persone vulnerabili ed alle famiglie. I bambini e gli adolescenti del territorio vengono presi in carico insieme alle loro famiglie per consentirgli di sperimentare una modalità di vita diversa, vicina alla legalità. Alcune attività sono svolte a Napoli (Posillipo) in un bene confiscato alla criminalità.

COOP SOCIALE “AL DI LA’ DEI SOGNI” – Simmaco Perillo

Sede: Sessa Aurunca (CE) “Una filiera produttiva biologica ed etica, la risposta civile alle mafie”. Il progetto principale Fattoria dei Sogni è realizzato sul bene confiscato alla camorra “Alberto Varone” situato a Sessa Aurunca, nell’alto Casertano affidato alla Cooperativa. Vengono svolte attività di fattoria didattica, agricoltura sociale e turismo sostenibile e lavorano operatori e soggetti appartenenti a “fasce deboli”, che trovano la dignità di nuovi percorsi di vita attraverso l’inserimento lavorativo. La cooperativa fa parte del consorzio NCO (Nuova cooperazione Organizzata) di cui il dott. Simmaco Perillo è presidente.

FONDAZIONE POL.I.S.- Politiche Integrate di Sicurezza – Don Tonino Palmese

Sede: Napoli. La fondazione è lo strumento operativo della Regione Campania attraverso il quale sviluppare azioni di sistema per rendere più efficace il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità ed interviene a favore delle vittime di reati al fine di limitare le più rilevanti situazioni di disagio personale o sociale della vittima o dei suoi familiari conseguenti al reato stesso.

COMITATO DON PEPPE DIANA APS – Salvatore Cuoci

Sede: Casal di principe (CE): l’associazione, in memoria di Don Giuseppe Diana, vittima di camorra, promuove e supporta, anche attraverso le organizzazioni aderenti, attività ed iniziative su temi di utilità sociale. Gestisce un bene confiscato, Casa don Diana, dove si svolgono manifestazioni volte a promuovere l’impegno civile, il riutilizzo di beni confiscati, la cultura della legalità, in collaborazione con numerosi enti del terzo settore e scuole del territorio.

COOPERATIVA SOCIALE L’UOMO E IL LEGNO – Rita Caprio

Sede: Napoli. Opera nel carcere di Secondigliano per il reinserimento lavorativo dei detenuti e ridurre, quindi, il rischio di recidive. Due progetti tutt’ora in corso sono:

– Progetto Orti nel carcere: gestiscono il tenimento agricolo del carcere, i detenuti sono stati assunti dalla coop come braccianti agricoli

– Falegnameria: nel carcere c’è una falegnameria attrezzata e la coop fornisce l’esperto, il docente (i detenuti vengono pagati dal cercare)

ASSOCIAZIONE COMPARE – Chiara Ciccarelli

Sede: Napoli. Opera sul territorio di Scampia (quartiere tristemente noto per essere piazza di spaccio) con bambini provenienti da famiglie a rischio (fascia 6-10 anni) e relative famiglie per la prevenzione e promozione di stili di vita socialmente positivi che allontanino i minori dalla illegalità.

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