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NATURA E CULTURA: AL MUSEO MAXXI DI ROMA LA MOSTRA “GIARDINO ALL’ITALIANA” DELLO STUDIO SARTOGO

Due generazioni di architetti a confronto sulla creatività. La mostra a quattro mani di Nathalie Grenon Sartogo ed Elica Sartogo espone opere uniche, prototipi di una produzione artigiana complessa dove interagiscono forme, materiali e colori: legno, ceramica, metallo e tessili, tutti materiali nobili tradizionali che richiedono una particolare maestria e conoscenza, testimoni per una importante sfida, dove l’intelligenza manuale incontra l’intelligenza artificiale.

La mostra dello Studio Sartogo sarà aperta al pubblico, dal 22 maggio al 29 giugno 2025, presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (via Guido Reni, 4a). Rappresenta un progetto espositivo che indaga il tema del giardino all’italiana come forma d’arte e modello di partenza da cui si configurano il paesaggio, l’architettura e il design. Si esprime con l’alto artigianato italiano, integrando innovazione e tradizione millenaria, con l’intento di creare un unicum e continuum tra l’esterno e l’interno tra la natura e lo spazio abitato.

Dal giardino all’italiana, di cui Villa Borghese (nella foto sopra, il giardino della Galleria Borghese) si configura come modello con i suoi giochi d’acqua e ogni suo elemento fitomorfo, nascono Limonaia, Roseto, Siepe, Aqva, Prato Colto e Pummarola, l’Onda, La Petalosa e La Magnolia, I Pini Romani e Volare. La collezione trova la sua quintessenza nel profondo blu mediterraneo come collezione del genius loci dal territorio alle isole, laddove i colori e le geometrie narrano i terrazzamenti a orto, i giardini pensili e il sottofondo marino, per comporre un Orizzonte Italiano.

Per coinvolgere il visitatore, e anche al fine di superare i limiti fisici dello spazio interno ed esterno, sono disposte ampie quinte specchianti che dilatano lo spazio e aumentano la fruibilità delle opere. È un percorso multisensoriale nel “Giardino all’italiana” con l’interazione di multiple note olfattive – attraverso le fragranze Bvlgari: da quelle più aromatiche e agrumate dell’iconica Eau Parfumée au Thé Vert, a quelle dal profumo intenso della rosa damascena di Le Gemme Sahare, vera e propria alchimia moderna dove saperi ed emozioni si fondono in una sinfonia invisibile.

L’ispirazione di questa mostra nasce dalle passeggiate quotidiane a Villa Borghese. L’entusiasmo di committenti illuminati, che hanno sposato l’idea di fare entrare Villa Borghese nella loro dimora romana, ha generato questa collezione, vero e proprio omaggio a uno straordinario connubio natura-cultura.

La mostra diventa così anche un’occasione per contemplare e apprezzare la presenza del giardino all’italiana nell’Urbe e nel Lazio: una vera e propria composizione spaziale e simbolica, che integra spazi scenografici sotto il cielo, elementi architettonici e sculture, con le collezioni di essenze vegetali e le molteplici fontane, espressioni dell’indispensabile risorsa Acqua, oggi spazi verdi sempre più preziosi in ambito urbano (nella foto sotto, un modellino ricostruttivo di Villa Adriana a Tivoli).

Probabilmente, la loro salvaguardia è proprio la loro dimensione progettuale, che non è solo testimonianza storica e archeologica, ma è anche patrimonio culturale e ambientale. Oggi si possono conciliare funzioni estetiche e valori ambientali grazie alla ricerca scientifica degli ultimi decenni, che ha rinnovato un interesse particolare sugli esseri viventi animali e vegetali negli spazi verdi urbani e in particolare nei giardini all’italiana, atti a preservare e valorizzare la biodiversità, con l’intero ecosistema che li caratterizza.

Sartogo Architetti è uno studio internazionale nato nella Città eterna, fondato da Piero Sartogo nel 1960. Oggi è formato da Nathalie ed Elica Sartogo, continuando una progettualità multidisciplinare: dalla grande pianificazione urbana all’organismo architettonico e al design.

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