SOSTENIBILITÀ, TERNA LEADER

SOSTENIBILITÀ, TERNA LEADER

Per il settimo anno consecutivo, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – si conferma un’eccellenza mondiale nelle performance di sostenibilità. Su un “paniere” internazionale composto da 1800 aziende quotate, tra cui solo 13 italiane, Stoxx Global ne ha selezionate 400 per il 2017 inserendo nei suoi “Leaders Indices” quella guidata dalla presidente Catia Bastioli e dall’amministratore delegato Luigi Ferraris. Si tratta di un riconoscimento tanto più prestigioso perché riguarda tutti e tre gli ambiti di analisi presi in considerazione: ambientale, sociale e di governance.

La valutazione di Stoxx Global premia così la strategia di Terna, imperniata sulla sostenibilità come elemento chiave per coniugare investimenti e crescita del Paese. La società era già presente come prima azienda italiana nel settore elettrico del Dow Jones Sustainability Index. A favorire il raggiungimento di questi obiettivi sono stati l’ammodernamento e lo sviluppo di una rete elettrica sempre più sicura, a minimo impatto ambientale e a costi ridotti per la collettività.

Proprio nel quadro di questa strategia aziendale – come ha comunicato a luglio l’ad Ferraris, presentando agli analisti i risultati economico-finanziari del primo semestre – il 21 maggio scorso, alle ore 15, la domanda di energia elettrica in Italia è stata coperta per l’87% da fonti rinnovabili. Una tappa importante sulla strada della “decarbonizzazione”, mentre aumentano sempre più le dismissioni di centrali termoelettriche tradizionali. Per un Paese “turistico” dome il nostro, ricco di bellezze naturali, l’impegno di Terna in difesa dell’ambiente costituisce un supporto rilevante allo sviluppo della prima industria nazionale.

Nel frattempo, la stessa società informa che ad agosto i consumi di energia sono aumentati del 9,5% rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente, arrivando a 26,8 miliardi di kWh: la richiesta è stata alimentata senz’altro dal grande caldo (una media 2 gradi più del 2016) e quindi dall’utilizzazione degli impianti di aria condizionata, ma può rappresentare anche un segnale incoraggiante in una prospettiva di ripresa economica. Nei primi otto mesi dell’anno, infatti, la domanda è cresciuta complessivamente del 2,2%.

 

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