RIFIUTI in STRADA INCIVILTÀ DIFFUSA

RIFIUTI in STRADA INCIVILTÀ DIFFUSA

Riprendo la segnalazione del signor Gianni Gabbi, da voi pubblicata sotto il titolo “Rifiuti, inciviltà indifferenziata”, per ribadire il concetto che – a parte la maggiore o minore efficienza delle amministrazioni pubbliche – la pulizia delle nostre città dipende innanzitutto dai nostri comportamenti individuali e dalle nostre buone o cattive abitudini. Perfino nei quartieri centrali di Roma, quelli abitati generalmente dalle cosiddette “persone perbene”, non è raro vedere scene come quelle documentate dalle foto che allego: rifiuti di ogni genere sparsi per terra, fuori dai cassonetti, disseminati sui marciapiedi. È una testimonianza d’inciviltà a cui, purtroppo, si assiste ogni giorno.

La verità è che a Roma la raccolta indifferenziata non si fa o quantomeno non si fa seriamente. Sì, ci sono i cassonetti di diverso colore per i rifiuti organici, la carta, il vetro e l’alluminio. Ma poi i camion della nettezza urbana raccolgono tutto insieme e chissà dove va a finire questa valanga quotidiana di spazzatura. O meglio, si sa pure: nelle discariche a cielo aperto, come quella di Malagrotta, dove confluiscono rifiuti d’ogni genere.

Non sarebbe meglio, allora, adottare gli inceneritori o – come vengono chiamati – i “termovalorizzatori”? So che al Nord, per esempio a Brescia, questi impianti funzionano bene e anzi forniscono ai cittadini anche energia o acqua calda. In attesa però di risolvere il problema, ciascuno di noi può contribuire intanto alla pulizia e al decoro urbano, evitando di seminare i rifiuti per strada.

Annamaria Pozzi, Roma

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