DONAZIONE DI INTESA SANPAOLO A UNHCR E ALLA CARITAS PER I PROFUGHI

DONAZIONE DI INTESA SANPAOLO A UNHCR E ALLA CARITAS PER I PROFUGHI

Saranno l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, e la Caritas Italiana i primi destinatari della donazione di 10 milioni di euro annunciata recentemente dal Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina (nella foto qui sotto). La Banca ha firmato due accordi di collaborazione con questi enti per erogare aiuti a favore della popolazione ucraina in loco e in Italia (al nostro Paese, ne sono stati assegnati il 13%, circa 45mila). E inoltre, per raccogliere fondi, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione di UNHCR la propria piattaforma Forfunding.it, raddoppiando l’importo delle donazioni: per ogni euro donato, ne verrà aggiunto uno dalla Banca.

CARLO MESSINA 2

Dichiara Carlo Messina: “Abbiamo destinato una quota importante della nostra donazione a due partner di assoluta preminenza con cui intraprendiamo questo nuovo progetto di solidarietà. L’uno, l’UNHCR, è Agenzia delle Nazioni Unite di riconosciuta storia e reputazione, sovranazionale, multiculturale, due volte Premio Nobel. Il secondo, la Caritas Italiana, è profondamente italiano, espressione della Conferenza Episcopale Italiana, con un grande radicamento sul territorio e una rete di aiuti che si concentra sugli ultimi e sulle istanze della giustizia sociale. Con la raccolta fondi avviata sulla nostra piattaforma For Funding a favore di UNHCR invitiamo aziende e famiglie a unirsi a noi in questo grande progetto umanitario”.

Commenta Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati: “Una guerra insensata che sta provocando sofferenze indicibili. Oltre 3 milioni e mezzo di rifugiati hanno attraversato i confini dell’Ucraina, più di 6 milioni e mezzo gli sfollati all’interno del Paese. Dietro questi numeri ci sono donne, bambini e persone anziane. Sono persone terrorizzate dalla violenza a cui hanno assistito che li colpisce in maniera indiscriminata, rifugiati e sfollati che hanno lasciato tutto, segnati dai traumi di quello che hanno visto, dalla stanchezza, dal freddo, e dalla preoccupazione per i familiari rimasti in Ucraina”. E conclude Grandi: “Di fronte a questa crisi, la risposta del settore privato è stata straordinaria e il sostegno di Intesa Sanpaolo è cruciale in quanto poter contare su un sostegno finanziario immediato e senza vincoli è essenziale per permetterci di continuare a salvare vite umane. Di questo ringrazio Intesa Sanpaolo e Carlo Messina, suo Consigliere Delegato e CEO.”

“Si tratta – sottolinea don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – di un’azione sinergica che permetterà di sostenere ancora di più l’impegno delle Caritas nell’accoglienza. Tutto questo potendo contare su una rete che consente capillarità e risposte costantemente adattate ai bisogni, in una prospettiva non solo emergenziale ma anche di medio e lungo termine. Con un’attenzione specifica ai più vulnerabili, in particolare minori, e al coinvolgimento delle comunità locali per attivare percorsi di accompagnamento e di inclusione”.

PROFUGHI 2

 

L’Agenzia ONU per i Rifugiati, protegge le persone costrette a fuggire dalle loro case a causa di conflitti e persecuzioni. Salva vite umane, protegge i diritti e contribuisce a costruire per loro un futuro migliore. I fondi raccolti serviranno a far fronte all’emergenza umanitaria in corso in Ucraina sostenendo il lavoro di UNCHR in tutte le regioni del Paese e nei Paesi confinanti. Intesa Sanpaolo è molto presente in quell’area dell’Europa con proprie banche controllate e filiali in Ucraina, Moldavia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.

L’UNHCR è in prima linea fornendo beni essenziali per la sopravvivenza, tra i quali generi alimentari, alloggi di emergenza, coperte, taniche, prodotti per l’igiene, ma anche teli di plastica per le case danneggiate dai bombardamenti. Garantisce alle famiglie più vulnerabili assistenza economica diretta per affrontare le spese di base. Supporta le autorità ucraine al fine di creare centri di accoglienza e nella registrazione delle persone in condizioni di vulnerabilità. L’UNHCR svolge anche attività di protezione contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.

Il progetto “A.P.R.I. Accogliere Promuovere Proteggere Integrare i Profughi Ucraini in Italia” con la Caritas Italiana, con cui la Banca ha un consolidato rapporto di collaborazione, mira a supportare la rete delle Caritas diocesane nell’accoglienza emergenziale dei profughi ucraini su tutto il territorio nazionale attraverso l’offerta di una serie completa di servizi integrati che vanno dalla prima accoglienza attraverso il coordinamento delle diocesi alle attività di integrazione per rafforzare percorsi di inclusione socio-economica dei beneficiari. L’iniziativa rientra nell’impegno solidale di Intesa Sanpaolo, che ha da tempo messo in campo un grande progetto per riequilibrare situazioni di difficoltà in collaborazione con accreditate organizzazioni non profit, pubbliche amministrazioni e aziende clienti della Banca, ribadito anche dal Piano d’Impresa 2022-2025. A questo si aggiungono interventi straordinari per contrastare emergenze eccezionali, come il sostegno al Paese con una delle più importanti donazioni per rafforzare strutturalmente la sanità italiana.

Intesa Sanpaolo, inoltre, mette a disposizione di UNHCR la propria piattaforma digitale ForFunding.it per avviare una raccolta fondi tra cittadini e imprese che vogliono dare il loro contributo a questa crisi. Per ogni donazione effettuata, la Banca raddoppierà l’importo donato. La piattaforma di crowdfunding garantisce sicurezza e trasparenza, con una rendicontazione pubblica sia sull’andamento della raccolta, sia sul successivo utilizzo del denaro. In 4 anni ha raccolto circa 27 milioni di euro per più di 320 progetti non profit. Informazioni e donazioni a questo link. A questo si aggiunge l’accordo che Intesa Sanpaolo ha siglato di recente con le organizzazioni sindacali per mettere rapidamente a disposizione permessi retribuiti alle persone del Gruppo che intendano accogliere cittadini ucraini in Italia, inclusi colleghe e colleghi della banca ucraina Pravex, o che siano impegnati in iniziative di volontariato svolte fuori dai confini nazionali attraverso ONG o enti non profit con finalità umanitarie e sociali.

 

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