INTESA SANPAOLO, UNA BANCA LEADER PER LA RIPRESA NAZIONALE

INTESA SANPAOLO, UNA BANCA LEADER PER LA RIPRESA NAZIONALE

Con un utile netto pari a 4,2 miliardi di euro, il più elevato da 11 anni a questa parte, Intesa Sanpaolo ha chiuso il bilancio 2019 confermandosi la Banca leader in Italia e ai vertici del settore in Europa (nella foto, la sede di Milano). Questo risultato ne fa “il propulsore della crescita inclusiva e sostenibile del Paese”, come ha dichiarato il consigliere delegato e Ceo, Carlo Messina, al termine dell’Assemblea dei soci che ha approvato il consuntivo. E poi lui stesso ha annunciato: “In questa fase di eccezionale emergenza abbiamo deciso di raccogliere le indicazioni provenienti dalle autorità di supervisione, riservandoci di esaminare la distribuzione del dividendo originariamente previsto, in una nuova Assemblea degli azionisti da convocare dopo il 1° ottobre”.

In prima linea contro i danni provocati dall’epidemia, Intesa Sanpaolo rafforza così il suo ruolo sul territorio come punto di riferimento nell’erogazione di credito a famiglie e imprese. Un’attività che, a partire dalla conferma dei 450 miliardi di euro – pari al 25% del PIL – di affidamenti, si è ulteriormente ampliata grazie ai nuovi impieghi, che nel solo mese di marzo hanno fatto crescere lo stock per una cifra pari a 5 miliardi di euro. Le erogazioni a medio e lungo termine, a sostegno degli investimenti di famiglie e imprese in Italia, nei primi 3 mesi dell’anno sono state pari a 14 miliardi di euro.

Fin dalle prime fasi dell’emergenza, la Banca ha promosso una moratoria per famiglie e imprese con la sospensione dei finanziamenti in essere. Nello stesso tempo, ha messo a disposizione un plafond da 15 miliardi per il nuovo credito, aumentato a 50 miliardi a seguito delle misure varate dal “Decreto Liquidità”.

L’ad Messina ha quindi confermato l’intenzione di proseguire nell’offerta di scambio con UBI e ha aggiunto: “Siamo particolarmente vicini alle imprese italiane, protagoniste di un lavoro straordinario e siamo convinti che la forza del nostro sistema produttivo, la capacità di esportare, di raggiungere – in maniera unica al mondo – posizioni di leadership in una grande varietà di settori, se opportunamente sostenute, saranno un fattore formidabile della ripresa”.

È stato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a evidenziare in particolare l’impegno della Banca sul piano della sostenibilità sociale e ambientale.

“La pandemia da coronavirus – a suo avviso – ha posto in evidenza la necessità di azioni incisive, non solo in campo sanitario. L’interruzione delle catene di fornitura tra paesi e continenti ha sottolineato fragilità che andranno affrontate e risolte. Il divario temporale tra le curve pandemiche delle diverse aree comporta un disallineamento delle ripartenze e una modificazione almeno temporanea dei flussi di commercio internazionale. La distribuzione spaziale delle attività economiche ne sarà modificata. Le imprese italiane potranno far leva sulla loro più veloce capacità di adattamento. Intesa Sanpaolo le assisterà, con la forza delle sue proiezioni internazionali e intercontinentali”.

Con un richiamo alla tutela dell’Ambiente, Il presidente Gros-Pietro ha infine concluso: “La pandemia ha anche sottolineato drammaticamente che il genere umano non ha il controllo del pianeta: una constatazione che richiede di aumentare l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. Abbiamo bisogno di nuove conoscenze, e di nuove tecnologie, per sviluppare nuovi sistemi economici, sostenibili sia sotto il profilo ambientale che sul piano sociale. Intesa Sanpaolo ne è profondamente convinta, ed è tra le imprese leader al mondo per le azioni portate avanti in direzione della sostenibilità e dell’economia circolare: investe in innovazione, sia con il proprio Innovation Center, sia attraverso la partecipazione diretta e indiretta in un numero sempre crescente di start-up”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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