I COLLEZIONISTI D’ARTE ITALIANI PRIMA RICERCA INTESA SANPAOLO

I COLLEZIONISTI D’ARTE ITALIANI PRIMA RICERCA INTESA SANPAOLO

Hanno un’età media poco superiore ai 58 anni; prevalgono gli uomini (75%) rispetto alle donne; risiedono per il 70% nelle regioni più ricche del Paese (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia), al Centro solo l’11%, al Sud il 7% e all’estero il 4%. La composizione anagrafica emerge dalla ricerca Collezionisti e valore dell’arte in Italia, prima edizione di una serie di studi dedicati al mercato dell’arte promossi da Intesa Sanpaolo Private Banking, società del Gruppo Intesa Sanpaolo che da molti anni fa dell’arte e della cultura parte integrante della propria attività bancaria. La presentazione dello studio è in programma lunedì 11 gennaio alle ore 15, sulla pagina gruppo.intesasanpaolo.com e su ansa.it. Interverranno: Tommaso Corcos, Amministratore Delegato Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, Guido Guerzoni, Università Bocconi, Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo. Modera Marina Mojana, Eikonos Arte.

Dall’indagine, risulta che i collezionisti italiani sono laureati, in prevalenza imprenditori, liberi professionisti, o dirigenti d’azienda. Il 94% colleziona arte contemporanea. I fattori emotivi sono predominanti nella scelta delle opere e della composizione della collezione (98%), anche se il 30% circa del campione ha espresso almeno una motivazione di natura economica, come la potenziale rivalutazione dell’opera (35%), la conservazione del capitale (28%), la liquidabilità dell’opera (15%).

Il mercato dell’arte e dei beni da collezione è considerato, da oltre un decennio, un settore economico consolidato oggetto di crescenti attenzioni da parte di analisti, studiosi, istituti di credito e investitori istituzionali. Se prima i collectables erano percepiti come “beni rifugio”, sebbene pochi collezionisti acquistassero per investire, ora sono considerati strumenti finanziari e investimenti autonomi, alternativi o complementari rispetto a quelli più tradizionali, in grado di costituire una distinta asset class.

Con questa prima indagine sui collezionisti italiani, realizzata sul modello delle principali ricerche condotte all’estero sul tema, Intesa Sanpaolo intende testare un metodo di rilevazione, ottenere dati affidabili e analizzare informazioni inedite riguardanti il collezionismo di arte moderna e contemporanea nel nostro Paese.

Dichiara Tommaso Corcos, Amministratore Delegato Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking: “Per i nostri clienti il mondo dell’arte rappresenta un settore di notevole interesse, verso il quale proponiamo una consulenza dedicata, che arricchisce i numerosi servizi già previsti per la clientela private. I private banker riconoscono sempre di più l’importanza di mettere a disposizione dei propri clienti servizi e strumenti dedicati ai beni artistici, che contribuiscono a diversificare il loro patrimonio, con il supporto di professionisti preparati, di esperti indipendenti e con una approfondita conoscenza del mercato di riferimento”.

Spiega Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo (nella foto): “Il sostegno del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo alla crescita di un settore strategico per il nostro Paese si concretizza, ancor più in questo momento, anche individuando temi di ricerca originali, realizzando indagini capaci di accrescere la conoscenza del mercato dell’arte e del collezionismo italiano, e condividendo le informazioni ottenute. Questo studio rientra in una logica di approfondimento e valorizzazione del patrimonio artistico appartenente alla Banca, al quale abbiamo dedicato il polo museale delle Gallerie d’Italia, e che tra l’altro è oggetto di un importante progetto di rideterminazione e monitoraggio del fair value, intrapreso con lungimiranza dal nostro Gruppo sin dal 2017”.

Il volume Collezionisti e valore dell’arte in Italia è edito da Gallerie d’Italia | Skira e contiene testi di: Guido Guerzoni, Università Bocconi; Flaminia Iacobucci, Studio DCAI; Alberto Fiz, Silvia Anna Barrilà, Eikonos Arte; Paola Musile Tanzi, SDA Bocconi e Università di Perugia; Francesca Bacis, Andrea de’ Mozzi, Enrico Maria Mancuso, Federica Menga, Edoardo Pedersoli, Mattia Pivato, Pedersoli Studio Legale; Michele Coppola, Intesa Sanpaolo.

 

 

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