IL FUTURO E’ RINNOVABILE

IL FUTURO E’ RINNOVABILE

L’Europa può ridurre la dipendenza dal gas russo. L’unica alternativa è lo sviluppo delle energie rinnovabili. Nella rivoluzione elettrica l’Unione europea è già molto avanti, perché ha investito nella digitalizzazione.

In un’intervista concessa ad Alain Elkann per lo Specchio, settimanale del quotidiano La Stampa, l’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, in carica dal 2014, fa il punto della situazione e traccia lo scenario energetico dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina e il via libera del governo italiano ai parchi eolici.

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Francesco Starace, ad e dg dell’Enel dal 2014

“Nel 2021 – racconta Starace – l’Italia aveva una produzione interna di 250 terawattora, di cui 120 dipendevano dal gas. Stiamo parlando solo di elettricità, poi il gas si usa anche per riscaldare le case e per i processi industriali. L’Italia è uno dei Paesi più dipendenti dal gas. Nel settore elettrico però potrebbe venire sostituito dalle rinnovabili in meno di 10 anni, o anche meno volendo”.

Il 40% del gas importato dall’Italia, spiega l’ad di Enel, arriva dalla Russia e il resto viene dall’Algeria, dalla Libia, dall’Azerbaijan. E perciò, aggiunge, “dobbiamo liberarci da questa dipendenza il prima possibile”.

Starace ricorda poi che Enel, rispetto alla concorrenza, è “la più grande azienda privata al mondo” ed è anche quella che cresce di più. “Nel 2021 – dichiara allo Specchio – abbiano installato più capacità rinnovabile di chiunque altro”.

In questo scenario, le rinnovabili assumono perciò un ruolo decisivo: “Le scegliamo – afferma l’intervistato – perché sono meno care e più prevedibili”. Il costo di produzione, infatti, è più o meno fisso, mentre dagli anni ’60 “vivevamo in una grande volatilità dei prezzi del petrolio”. Da qui, l’opportunità di una transizione verso quella che Starace chiama “la rivoluzione elettrica”, nella quale “l’Europa è molto avanti perché abbiamo investito nella combinazione di digitale ed elettrico molto prima”. A suo avviso, “man mano che l’elettricità diventa decarbonizzata si fa anche più economica e meno volatile, e quindi ci si chiede se utilizzarla in modi fino ad allora inconcepibili”. E a questo proposito, cita l’esempio delle pompe di calore elettriche che sono molto meglio delle caldaie a gas.

Quanto all’idrogeno, l’ad di Enel spiega che quello cosiddetto “verde”, ricavato cioè da fonti rinnovabili, viene prodotto dall’elettrolisi e quindi oggi è costoso rispetto a quello “grigio” derivato dal gas o dal carbone. E tuttavia, non produce CO₂ e non ha un impatto sul clima. Per diventare competitivo, dunque, l’energia rinnovabile utilizzata per produrlo deve costare sotto i 40 euro per megawattora, com’è adesso, mentre il costo dell’elettrolisi deve ridursi di sei volte, il che è molto cospicuo anche se molti settori – tra cui quello delle batterie – sono già riusciti a raggiungere questo obiettivo.

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Per il futuro, dunque, Starace punta tutto sulle energie alternative: “Quest’anno produrremo quasi il 55% di energia da fonti rinnovabili. Ci aspettiamo un incremento annuo del 5%”. Secondo l’ad di Enel, la profonda trasformazione digitale permetterà di liberare risorse per impiegare il personale in altre funzioni: “Per esempio, quando chiudiamo le centrali a carbone, gas e termiche, i loro dipendenti si trasferiscono sugli impianti rinnovabili”. Ma, conclude Starace, “abbiamo un problema con le assunzioni, perché non è facile trovare persone specializzate in questo settore”.

A meno di un mese dal lancio del programma “Energie per Crescere”, avviato a febbraio da Enel in collaborazione con l’ente di formazione Elis, si apprende intanto che già oltre 700 giovani da tutta Italia hanno inviato la propria candidatura. Lo scopo è proprio quello di creare un bacino di professionalità tecniche addette alla gestione delle reti energetiche del futuro, pronte per essere inserite nelle imprese fornitrici di Enel

“Con questo programma – commenta Nicola Lanzetta, Direttore di Enel Italia – vogliamo contribuire a creare nuove opportunità di crescita per i giovani e per le nostre imprese fornitrici, valorizzando la formazione tecnica”. E aggiunge: Riteniamo che il capitale umano sia centrale per conseguire gli obiettivi della transizione energetica. I numeri delle candidature finora arrivate dimostrano il successo dell’iniziativa e ci dicono che sempre più ragazzi vedono in questo programma un’occasione per costruire e rafforzare le proprie competenze”.

Energie per Crescere” punta a inserire nel mondo del lavoro 5.500 giovani entro i prossimi due anni, formando in particolare tecnici da impiegare in ruoli operativi, con particolare focus su attività relative alla gestione delle reti elettriche (tirafili, giuntista cavi, montatore di cabine secondarie e PTP, operatore sotto tensione BT). Le richieste di personale da parte delle aziende che aderiscono al programma vengono sistematizzate per aree geografiche e, nella fase di selezione, gestite da alcune delle maggiori agenzie per il lavoro, tra cui Manpower, Randstad, GiGroup, Umana, OpenJob Metis. Prima di iniziare il percorso di formazione, i candidati possono valutare la sede di occupazione proposta.

Le iscrizioni al programma sono aperte e i giovani interessati possono consultare la pagina www.elis.org/enelopenschool, dove troveranno informazioni e modulo online di candidatura.

 

 

 

 

 

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