I BENI CULTURALI FAI APERTI D’INVERNO: UNA GUIDA DA MILANO ALLA TOSCANA FINO ALLA VALLE DEI TEMPLI

I BENI CULTURALI FAI APERTI D’INVERNO: UNA GUIDA DA MILANO ALLA TOSCANA FINO ALLA VALLE DEI TEMPLI

Nella stagione invernale, alcuni beni culturali del FAI (Fondo Ambiente Italiano), sono chiusi o in manutenzione. Ma tanti altri sono aperti e visitabili. Riprendiamo perciò qui sotto l’elenco compilato dalla stessa Fondazione, per offrire una guida agli amanti della natura e dell’arte.

Milano offre luoghi nascosti di incomparabile bellezza, come Villa Necchi Campiglio a due passi da Piazza San Babila (nella foto principale): una dimora degli anni Trenta circondata da un silenzioso giardino e custode di strepitosi capolavori d’arte. Grazie al progetto culturale “Altreguide” coordinato dall’Associazione Amici del FAI, il podcast della visita guidata è da qualche settimana disponibile, oltre che in italiano, inglese e francese, anche in lingue meno conosciute, ma molto parlate da turisti stranieri e migranti: come il cinese, l’arabo, il persiano, il singalese, lo spagnolo, il russo e l’ucraino. Dopo la visita ci si può fermare a curiosare nel negozio ricco di prodotti unici e di qualità oppure fare una sosta ristoratrice nella luminosa caffetteria.

Per una gita a Varese è imperdibile Villa e Collezione Panza, una residenza del Settecento circondata da un parco monumentale, che ospita una collezione di arte contemporanea del Novecento tra le più famose al mondo. Oggi il Bene FAI è secondo solo al Museo Guggenheim di New York per numero di opere della Collezione di Giuseppe Panza di Biumo grazie alla recente donazione, da parte di Rosa Giovanna Magnifico Panza, di 108 lavori realizzati da 26 artisti europei e americani, già appartenenti alla collezione privata di famiglia, che ora vanno a integrare la collezione permanente della Villa. Una consistente parte della nuova raccolta è attualmente esposta nell’ambito del progetto Ex natura. Opere degli artisti della collezione Panza (1982 -2003) e comprende lavori di 10 diversi artisti intorno ai concetti di natura e forma.

Vicino a Varese, si può scoprire nel tranquillo borgo di Morazzone Casa Macchi, il Bene che il FAI ha inaugurato lo scorso 17 dicembre, dopo 4 anni restauri. Qui avrai l’occasione unica di entrare in un mondo perduto: una tipica casa di una volta che a molti ricorderà la propria storia, ma che per altri – le giovani e le future generazioni – è già Storia. Si accede dall’Emporio, il negozio aperto dal FAI in Piazza S. Ambrogio, dove un tempo si affacciava una bottega di pertinenza della casa, simile ai negozi che fino alla metà del Novecento animavano la vita del paese. L’Emporio di Casa Macchi oggi propone generi vari a servizio della comunità, dai cereali alle caramelle, dai saponi sfusi ai libri di seconda mano, in nome di un’etica contemporanea che rievoca le buone abitudini di un tempo.

SAN GEMIGNANO

In Toscana, nel rinomato borgo di San Gimignano (nella foto sopra), tutti i sabati e le domeniche di febbraio è possibile visitare Torre e Casa Campatelli, un palazzo settecentesco che incorpora una delle 14 torri medievali ancora esistenti. L’esperienza rievoca la vita della borghesia toscana di fine Ottocento sullo sfondo della storia millenaria del territorio, narrata con sofisticate tecnologie digitali.

Nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento (Sicilia) si può visitare il Giardino della Kolymbethra: in inverno questo gioiello archeologico e agricolo si riempie dei profumi e dei caldi colori degli antichi agrumi, irrigati con tecniche tradizionali arabe sapientemente recuperate (foto sotto).

IL-GIARDINO-DELLA-KOLYMBETHRA

A Ospedaletti (provincia di Imperia- Liguria), dall’11 febbraio si aprono le porte di uno degli ultimi Beni entrati nel patrimonio della Fondazione, Casa e Collezione Laura: un sorprendete scrigno che racchiude l’originale e personalissima raccolta d’arte applicata di Luigi Anton e Nera Laura, antiquari e collezionisti internazionali.

Per visitare Venezia ogni stagione è giusta. In Piazza San Marco si trova il Negozio Olivetti, un’icona del Novecento realizzata nel 1958 dal grande architetto Carlo Scarpa su commissione dello stesso Adriano Olivetti. Il FAI ha voluto restituire al negozio la sua vocazione originaria, quella di un raffinatissimo showroom dei prodotti dello storico marchio italiano, esposti all’interno di uno spazio innovativo capace di dialogare con gli elementi decorativi, di mirabile ricercatezza.

Nel cuore di Bergamo Alta, quest’anno Capitale della Cultura 2023 insieme a Brescia, riaprono il 15 febbraio Palazzo e Giardini Moroni. Il Palazzo seicentesco è conservata un’ampia e varia raccolta d’arte, tra cui spiccano i celebri ritratti di Gian Gerolamo Grumelli (Il Cavaliere in Rosa) e di Isotta Brembati del pittore cinquecentesco Giovanni Battista Moroni. Da non perdere i giardini all’italiana e la vasta ortaglia, imponente e suggestivo polmone verde che custodisce un angolo di intatta campagna lombarda all’interno della città.

A San Vito (provincia di Treviso – Veneto) da 25 febbraio si aprono le porte della maggior parte dei Beni FAI, compreso il Memoriale Brion, capolavoro di Carlo Scarpa, donato alla Fondazione da Ennio e Donatella Brion lo scorso 30 giugno: immerso nella campagna trevigiana il Memoriale è un luogo di silenzio, pace e armonia in cui culture e religioni diverse si fondono in un’esperienza molto suggestiva.

Gli altri Beni FAI che aprono dal 25 febbraio sono:

Abbazia di San Maria di Cerrate (Lecce); Bosco di San Francesco (Assisi, Perugia); Casa Noha (Matera); Castello della Manta (Manta, Cuneo); Castello di Avio (Sabbionaria d’Avio, Trento); Castello e Parco di Masino (Caravino, Torino); Monastero di Torba (Gornate Olona, Varese); Orto sul Colle dell’Infinito (Recanati, MC); Palazzina Appiani (Milano); Parco Villa Gregoriana (Tivoli, Roma); Villa dei Vescovi (Luvigliano di Torreglia, Padova); Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno, Varese).

 

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