ENEL: IL 56% DI ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI, ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2040

ENEL: IL 56% DI ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI,  ZERO EMISSIONI  ENTRO IL 2040

 

Con una quota del 56%, le fonti rinnovabili coprono ormai la maggior parte dell’energia elettrica prodotta da Enel. Seguono la termoelettrica con il 31% e il nucleare con il 13%. Si chiude con un utile netto di 1,5 miliardi di euro (+1,9%) e una crescita dell’Ebitda ordinario a 5,5 miliardi di euro (+21,8%), il primo trimestre del Gruppo guidato da Francesco Starace (nella foto sotto), mentre i ricavi si attestano a 26,41 miliardi di euro (34,13 miliardi nel primo trimestre 2022, -22,6%), con un ribasso rispetto all’anno scorso “principalmente riconducibile a una progressiva discesa dei prezzi dell’energia a seguito della normalizzazione del contesto energetico”. Nel frattempo, l’indebitamento netto scende a 58,9 miliardi di euro (-1,9%).

FRANCESCO STARACE ENEL

FRANCESCO STARACE ENEL

Gli eccellenti risultati raggiunti da Enel nel primo trimestre 2023 confermano ulteriormente la solidità del nostro modello di business integrato che ha permesso al Gruppo di affrontare con successo un inizio di decennio altamente sfidante”, commenta Starace: “Abbiamo realizzato significativi progressi nell’esecuzione del nostro piano di riposizionamento su Italia e altre geografie core, superando già la metà del target di 21 miliardi di euro di dismissioni annunciato in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025”.

Nella conference call con gli analisti finanziari, lo stesso amministratore delegato uscente ha poi aggiunto: “I nove anni che ho trascorso con voi in questo lavoro sono stati tutti molto soddisfacenti e pieni di entusiasmo per lo splendido sviluppo di questo gruppo. Sono convinto che i prossimi anni saranno ugualmente soddisfacenti e auguro a tutti voi il successo nel seguire l’evoluzione di Enel”.

All’assemblea dei soci del 10 maggio prossimo, infatti, non c’è il suo nome in nessuna delle tre liste dei candidati presentate per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Starace ha spiegato che “la turbolenza del 2022 si sta riducendo”, ed Enel continuerà a procedere spedita nel percorso di “decarbonizzazione e maggiore elettrificazione”, “i prossimi anni si profilano soddisfacenti”.

In complesso, la produzione a zero emissioni ha raggiunto il 68,4% della generazione totale del Gruppo Enel, considerando unicamente quella da capacità consolidata, mentre è pari al 70,1% includendo anche la generazione da capacità gestita. L’obiettivo a lungo termine è quello di azzerare le emissioni dirette e indirette entro il 2040.

ENERGIE RINNOVABILI 1

 

Il Piano Strategico di Gruppo 2023-2025, presentato alla comunità finanziaria nel novembre 2022, delinea una strategia improntata sulla semplificazione e sulla focalizzazione nelle aree geografiche che consentono di cogliere appieno le opportunità legate alla transizione energetica. In particolare, prevede di focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile; conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche; assicurare la crescita e la solidità finanziaria, coniugando l’incremento dell’Utile netto ordinario con un rafforzamento delle metriche creditizie già a partire dal 2023.

Nel periodo 2023-2025, il Gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.

Il Piano si focalizzerà su quattro azioni strategiche:

  • Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento.
  • Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza.
  • Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione.
  • Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche.

Il Gruppo prevede un’ulteriore razionalizzazione della propria struttura, uscendo da alcuni business e aree geografiche non più allineati alla propria strategia, al fine di ridefinire la struttura del Gruppo, massimizzando il valore per gli azionisti.

Come risultato delle azioni strategiche sopra descritte, si prevede che nel 2025 l’EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto a 19,7 miliardi di euro nel 2022.

L’Utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, rispetto ai 5,4 miliardi di euro nel 2022.

Nel 2023 sono previsti:

  • il proseguimento della politica di investimenti nelle rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;
  • ulteriori investimenti nelle reti di distribuzione, specialmente in Italia, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e la resilienza della rete;
  • la prosecuzione della politica di investimenti dedicati all’elettrificazione dei consumi, con l’obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento attraverso le piattaforme globali di business.

 

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