RIAPERTE LE GALLERIE D’ITALIA CANTIERE IN CORSO A TORINO

RIAPERTE LE GALLERIE D’ITALIA CANTIERE IN CORSO A TORINO

Sono entrati nel vivo i lavori per la realizzazione delle Gallerie d’Italia a Torino, il museo di Intesa Sanpaolo che nascerà in Piazza San Carlo. Nel cantiere di 11 mila metri quadri, lavorano a ritmo serrato 40 progettisti e 22 imprese. Nei prossimi giorni una gru gigante, alta 45 metri con un braccio lungo 52, dalla portata di 5 tonnellate, sarà montata nel cortile della Banca. L’apertura è ipotizzata nei primi mesi del 2022 (nella foto sotto, la visita del Presidente Emerito, Giovanni Bazoli, e del presidente Gian Maria Gros-Pietro, accompagnati dai curatori dei progetto).

Andrea Cappello - Fotografo

Andrea Cappello – Fotografo

Il nuovo museo, quarta sede delle Gallerie d’Italia con Milano, Napoli e Vicenza, sarà dedicato alla fotografia e alla video arte ed esporrà, oltre a mostre temporanee, una selezione di opere dalle collezioni di Intesa Sanpaolo, tra cui l’Archivio Publifoto, costituito da circa 7 milioni di scatti fotografici su eventi, personalità, luoghi realizzati dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900.

Nel frattempo, dopo le chiusure imposte dalle norme di sicurezza contro la andemia da coronavirus, le Gallerie d’Italia hanno riaperto i battenti a Milano (piazza della Scala), Napoli (Palazzo Zevallos Stigliano)  e Vicenza (Palazzo Leoni Montanari). La prenotazione durante i giorni feriali è consigliata, mentre è obbligatoria il sabato e nei giorni festivi attraverso il sito www.gallerieditalia.com. Le visite si svolgono secondo le misure previste, tra cui ingressi scaglionati e contingentati e la misurazione della temperatura con termoscanner.

 MILANO, Piazza della Scala

Appena conclusa la grande esposizione su Tiepolo, Venezia. Milano, l’Europa, di cui è possibile fare il tour virtuale online, continua fino 16 maggio la mostra Ma noi ricostruiremo. La Milano bombardata del 1943 nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaoloa cura di Mario Calabresi. Immagini emblematiche della vita della città, ritratte dai fotografi dell’agenzia fotografica Publifoto nella devastazione della seconda guerra mondiale, sono messe a confronto con gli stessi luoghi immortalati durante il lockdown della primavera 2020 dal fotografo torinese Daniele Ratti (foto sotto).

intesa-milano

Nel Chiostro del museo, prorogata fino al 6 giugno 2021 anche l’esposizione Carlo Mari. Io Milano. Aprile 2020. La città vista dai Carabinieri attraverso l’occhio di un fotografo: 47 gigantografie in bianco e nero testimoniano la Milano “sospesa” durante il lockdown provocato dalla pandemia nell’aprile 2020. Una città immersa nel silenzio, come mai si era vista prima, attraverso gli occhi dei Carabinieri, presenza discreta e rassicurante, che hanno accompagnato Milano in questo momento di difficoltà e dolore e ne hanno colto la desolazione ma anche la sua surreale bellezza.

NAPOLI,  Palazzo Zevallos Stigliano

Torna protagonista il capolavoro assoluto delle collezioni Intesa Sanpaolo: il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio e le opere dello “scugnizzo scultore” Vincenzo Gemito, rientrate dopo i prestiti a Parigi e Capodimonte. Lo splendido palazzo accompagna i visitatori alla scoperta dell’arte napoletana dal XVII secolo agli esordi del XX secolo.

VICENZA, Palazzo Leoni Montanari

Fino al 27 giugno sarà possibile vedere la mostra temporanea “Futuro. Arte e società agli anni Sessanta a domani”: una riflessione di straordinaria attualità sul concetto di “futuro” attraverso le visioni dell’arte, dagli anni ’60 – decennio del boom economico, della crescita demografica, dell’ottimismo e del consumismo che nell’arte si traducono nell’era pop e nell’esplosione dei fenomeni giovanili – fino a una società che si è trovata a vivere contemporaneamente il cambio di un secolo e di un millennio, attesi con grandi aspettative e alcune paure (foto sotto).

intesa-vicenza

L’esposizione presenta circa cento opere di artisti italiani e internazionali come Boccioni, Fontana, Christo, Boetti, Rotella, Warhol, Lichtenstein, Rauschenberg, Schifano, Hirst, provenienti da importanti collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo (nella foto sotto, “Krizia orange” di Andy Wahrol).

Saranno visitabili, inoltre, gli spazi interni ed esterni del meraviglioso palazzo barocco e le collezioni permanenti al piano nobile: oltre ai trenta dipinti del 700 veneto, testimoni dell’ultima, splendida stagione della Serenissima.

 

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