CULTURA & BELLEZZA LA FORZA DEL BELPAESE

CULTURA & BELLEZZA LA FORZA DEL BELPAESE

Cultura, bellezza e creatività alimentano il Made in Italy e valgono il 16,6% del Pil. È uno dei dieci “selfie” con cui la Fondazione Symbola, presieduta da Ermete Realacci, fotografa oggi il Belpaese.

Alla filiera della cultura, l’Italia deve 92 miliardi di euro, il 6,1% della ricchezza prodotta nel 2017. Questi oltre novanta miliardi ne mettono in moto altri 163 nel resto dell’economia: 1,8 per ogni euro prodotto dalla cultura. Si arriva così a un totale di 255,5 miliardi prodotti complessivamente dall’intera filiera culturale, pari – appunto – a oltre il 16% del Pil. E il turismo, cioè il settore che comprende alberghi, ristoranti, viaggi, musei e gallerie d’arte, è il primo beneficiario di questo effetto volano e resta perciò la nostra prima industria nazionale.

Cultura e creatività, secondo il rapporto di Symbola, danno lavoro a 1,5 milione di persone, vale a dire il 6,1% del totale degli occupati. L’Italia si conferma la méta dell’eurozona preferita dai turisti extraeuropei. Nel 2016, è stato il primo Paese per numero dei loro peronottamenti, con oltre 60 milioni di notti, saldamente davanti alla Spagna (46,5 milioni), alla Francia (36,6 milioni) e alla Germania (31,8 milioni). Particolarmente significativo l’aumento dei tursiti stranieri nei borghi italiani, una risorsa più “nascosta” che è ancora tutta da scoprire e valorizzare.

A dare nuova forza alle imprese italiane, è la “green economy”, come documenta il secondo “selfie” di Symbola. Sono 345mila le aziende (il 24,9% dell’imprenditoria extra-agricola e addiritttura il 30,7% nella manifattura) che negli ultimi cinque anni hanno scommesso sull’economia verde. Soltanto l’anno scorso sono state 207mila a investire sulla sostenibilità e sull’efficienza, con vantaggi competitivi in termini di export e di innovazione.

Nel frattempo, l’Italia si conferma una Superpotenza nella cosiddetta economia circolare, fondata sull’uso più efficiente della materia prima e sul riciclo. Con 307 tonnellate di materia prima per ogni milione di euro prodotto, siamo secondi fra i grandi Paesi europei, dietro il Regno Unito (236 tonnellate), ma davanti a Francia (326), Spagna (360) e Germania (408). E con una quota del 76,9%, l’Italia è anche il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti.

Gli altri sette “selfie” scattati dalla Fondazione Symbola cerificano che l’Italia è uno dei cinque Paesi al mondo con un surplus manifatturiero oltre i 100 miliardi di dollari, in una graduatoria guidata dalla Russia (973 miliardi); seconda al mondo per surplus commerciale nell’industria del legno per l’arredo; ancora seconda al mondo per quote di mercato nella moda; prima nell’Unione europea per produzione farmaceutica; primo Paese europeo esportatore di biciclette; prima al mondo nella produzione di make up e prima anche a eliminare le microplastiche dai cosmetici; e infine il nostro è il Paese più sostenibile in agricoltura.

“Questa Italia coesa, innovativa, competitiva, green che raccontiamo – commenta il presidente di Symbola, Ermete Realacci – ha tanto da dire all’Europa e al mondo. Quando immaginiamo il nostro futuro, nella prospettiva di un’economia a misura d’uomo, non possiamo permetterci di sottovalutarla o peggio di dimenticarcene”.

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