ACQUA SPRECATA: NE CONSUMIAMO TROPPA E META’ SI PERDE SULLA RETE

ACQUA SPRECATA: NE CONSUMIAMO TROPPA E META’ SI PERDE SULLA RETE

L’Italia perde acqua. E non solo in senso metaforico. Perde quasi metà dell’acqua che viene distribuita. La dispersione dalle reti, benché sia in calo, rimane rilevante: una media del 42%. Uno spreco quotidiano, tanto inutile quanto dannoso per l’economia nazionale.

Il fatto è che, mentre crescono gli investimenti nel settore idrico, le abitudini degli italiani risultano ancora poco sostenibili. Nel Malpaese, il consumo pro capite di acqua potabile si aggira intorno ai 215 litri al giorno per abitante, contro a una media europea di 125 litri. E gli investimenti nel 2019 sono aumentati del 17% rispetto al 2017, arrivando a 46 euro per abitante; ma nelle gestioni comunali “in economia” che servono 9 milioni di cittadini, specie al Sud, gli investimenti scendo a 8 euro per abitante.

I dati forniti dall’edizione 2021 di Blue Book, il Rapporto biennale sul servizio idrico integrato della Fondazione Utilitatis, il centro studi di Utilitalia, lanciano nello stesso tempo un allarme e un’accusa sullo spreco di acqua nel nostro Paese. Tutto ciò significa che occorrono ancora molti sforzi per regolare la distribuzione di una risorsa preziosa e fondamentale come questa. Il contenimento delle perdite idriche assorbe, infatti, circa un quarto degli investimenti programmati (25%), mentre il 20% va al miglioramento della qualità dell’acqua depurata e il 15% all’adeguamento del sistema fognario.

Nonostante i progressi nella depurazione, le procedure Ue di infrazione riguardano ancora 939 dei nostri agglomerati urbani, per 29,7 milioni di abitanti. La maggior parte di queste procedure (73%) si concentra al Sud, dove il servizio è gestito in gran parte dai Comuni. E perciò ora le aspettative degli amministratori si affidano al Piano nazionale di ripresa e resilienza, legato al Nex Generation Ue, che dovrebbe imprimere una spinta alla trasformazione del sistema idrico.

“Il PNRR – dice Michaela Castelli, presidente di Utilitalia – è una grande occasione anche per questo comparto, ma le risorse stanziate devono essere accompagnate da alcune riforme. Occorre agire rapidamente sulla governance per favorire la presenza di operatori industriali nel Mezzogiorno”.

I fondi assegnati dal PNRR alla componente 4 (Tutela del Territorio e della risorsa idrica), come spiega il Rapporto, ammontano a 4,38 miliardi di euro. E Utitalia ha già raccolto progetti per un valore più che triplo (13,86 miliardi). Ma il piano degli investimenti può avere un impatto potenziale di 11 miliardi di euro sull’economia, con una ricaduta di 133 milia nuovi posti di lavoro. Da una parte, insomma, si può risparmiare acqua e dall’altra si può guadagnare occupazione.

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Un’antica fontana pubblica nel centro di Lisbona (Portogallo)

L’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6, indicato dalle Nazioni Unite, è quello di assicurare acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030: un traguardo indispensabile per ridurre o eliminare le disuguaglianze socio-economiche e garantire la dignità di tutti gli esseri umani. E come per l’energia, il primo passo è quello di ridurre gli sprechi e i consumi. Sprechi delle attuali infrastrutture che “trasportano” l’acqua; consumi individuali quotidiani, domestici ed extra domestici. Si tratta di salvaguardare un “bene comune”, per il quale nel referendum di dieci anni fa (12 e 13 giugno 2011) ben 26 milioni di cittadini italiani si pronunciarono a favore dell’acqua pubblica e non più fonte di profitto.

DECALOGO PER RISPARMIARE L’ACQUA

  1. Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi i capelli.
  2. Per lavarti i denti usa un bicchiere oppure non lasciarlo aperto mentre li strofini.
  3. Fai una doccia (breve!) anziché il bagno.
  4. Per lavare frutta e verdura usa una bacinella e non l’acqua corrente e con l’acqua di lavaggio raccolta innaffia le piante.
  5. Lavati le mani insaponandole a secco e sciacquale solo dopo averle strofinate.
  6. Usa, se disponibile, lo scarico d’acqua minore e non quello maggiore nel wc.
  7. Assicurati di chiudere bene i rubinetti, soprattutto durante la notte o se ci si assenta per lunghi periodi.
  8. Metti qualche bottiglia di acqua in frigo, invece di mantenere i rubinetti aperti finché diventa fredda, senza tenerli al massimo.
  9. Fai funzionare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico.
  10. Non gettare nel water cotone, bastoncini per l’igiene delle orecchie o altri oggetti per non rendere più difficile la depurazione dell’acqua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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