FOTOVOLTAICO, 35 MILIARDI DI INVESTIMENTI BLOCCATI E ALTRI 85 IN ATTESA

FOTOVOLTAICO, 35 MILIARDI DI INVESTIMENTI BLOCCATI E ALTRI 85 IN ATTESA

Nei mesi scorsi, come sanno i lettori di Amate Sponde e come si può verificare attraverso l’Archivio, il nostro sito ha pubblicato diversi articoli sullo “Stop alle rinnovabili” e sulla prospettiva che “Il futuro è rinnovabile”, per denunciare i ritardi e gli ostacoli burocratici che hanno frenato o impedito lo sviluppo delle energie alternative in Italia. Ma ora che la “guerra del gas” scatenata dalla Russia contro l’Ucraina infuoca tutta l’Europa e minaccia la pace nel mondo, il tema torna di stretta e drammatica attualità.

“Bloccato il 90% delle rinnovabili”, titola in prima a tutta pagina Il Sole 24 Ore, quotidiano della Confindustria, parlando di “emergenza energia” per introdurre un articolo di Jacopo Giliberto. E spiega: “La quasi totalità dei nuovi piani per impianti eolici e solari si ferma sulla carta”. O ancora: “A febbraio tagliata del 25% l’estrazione di gas in Italia ma l’import è salito del 17%”.

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Non gli è da meno il Corriere della Sera che con un articolo di Valentina Iorio denuncia: “Rinnovabili: Regioni e ricorsi bloccano cantieri per 35 miliardi”. Lo stesso giornale riferisce “l’allarme degli operatori di Alleanza per il fotovoltaico: ci sono 40 GW di energia in attesa del semaforo verde. La quota di progetti incagliati è costante in tutta Italia”. Scendendo poi più in particolare, l’articolo conferma che “solo il 9% dei progetti di impianti fotovoltaici presentati ha ricevuto il via libera” e informa che “le procedure autorizzative degli impianti durano in media tra i 4 e i 5 anni”.

“L’Italia sarà il Paese del sole, ma non degli impianti per l’energia solare”, esordisce l’articolo del quotidiano confindustriale: “Per raggiungere gli obiettivi minimi del piano nazionale l’Italia dovrebbe costruire impianti rinnovabili per 4.700 megawatt l’anno: nel 2021 ne sono stati costruiti per 1.300, meno di un terzo”. E commenta: “Dati che stridono con l’emergenza energetica che attanaglia l’Europa, innescata da rincari e guerra in Ucraina. E mentre mezza Europa prepara piani per razionare il gas e fare il pieno di riserve, l’Italia riduce l’attività nei suoi giacimenti: a febbraio sono stati estratti 260 milioni di metri cubi di gas, -24,8% rispetto a febbraio 2021 e l’import è aumentato del 16,8%”.

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L’articolo del Corsera sottolinea poi che secondo l’Alleanza per il fotovoltaico, a cui aderiscono i principali operatori del settore, ci sono 35 miliardi di investimenti bloccati e 40 gigawatt di energia solare in attesa delle autorizzazioni. E proprio per accelerarne l’iter, il decreto Semplificazioni ha insediato una Commissione nazionale per la Valutazione di impatto ambientale (VIA) degli impianti superiori a 10 megawatt. Queste procedure durano in media tra i 4 e i 5 anni. E ciò impedisce al nostro Paese di raggiungere l’obiettivo di 60 GW di produzione da rinnovabili, indicato nel Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) entro il 2030. “Quello che serve – conclude l’autrice – è una pianificazione e un maggior coordinamento tra i ministeri (Transizione ecologica, Politiche agricole e Cultura) per evitare che impianti già autorizzati vengano bloccati da opposizioni o ricorsi”.

Su questo sito avevamo già dato notizia recentemente dell’appello lanciato al governo e alle Regioni da Agostino Re Rebaudengo, presidente di “Elettricità Futura”, la principale associazione delle maggiori imprese energetiche italiane, affinché venga autorizzata entro giugno l’installazione di nuovi impianti per le rinnovabili. Con un investimento di 85 miliardi di euro privati, in tre anni si potrebbero produrre così 60 GW di energie pulite, favorendo la creazione di 80mila nuovi posti di lavoro. E questo corrisponde ad appena un terzo delle domande già presentate a Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. E’ stato lo stesso Re Rebaudengo a spiegare che ciò servirebbe a “garantire la sicurezza, ridurre la dipendenza energetica e abbassare il costo delle bolletta elettrica”.

 

 

 

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